Un strana domenica per i tifosi della Lazio in Curva Sud. Proprio il settore occupato dagli ultras della Roma. Una scelta obbligata per i sostenitori biancocelesti costretti a rimanere fuori dalla Nord. I fatti accaduti dopo il derby (incidenti nei pressi dello stadio nel post partita) avevano portato l’Osservatorio alla decisione di chiudere il settore consentendo l’accesso esclusivamente agli abbonati e ai possessori della tessera del tifoso. Decisone obbligata per lo zoccolo duro del tifo laziale che quest’anno, in aperta contestazione con il presidente Lotito, ha deciso di non abbonarsi. Una scelta precisa che - come riporta Il Messaggero - ha portato però alla riapertura della Curva Sud, che i laziali hanno rinominato Maestrelli, di solito chiusa per le partite casalinghe della squadra di Pioli, e alla vendita dei biglietti anche perché la trasferta è vietata, per i tifosi del Napoli. Nessun problema di ordine pubblico e settore aperti per i laziali. Lo spettacolo non ne risente seppur la presenza, complice anche l’orario delle 12,30, non sia massiccia. La Sud intona i soliti cori, i reduci in Nord rispondono creando un ping pong che riporta la mente agli anni ’80. Circa 27 mila i tifosi che hanno colorato di bianco e celeste gli spalti dell’olimpico in una domenica grigia e resa ancor più amara dal gol di Higuain che ha scalzato la Lazio dal terzo posto proprio a favore del Napoli. Curiosità: l’aquila Olimpia dopo il suo tradizionale volo si è andata a posare, proprio in Curva Sud. Non certo un caso.