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Lazio, Pellegrini fuori lista: scelta tecnica o disciplinare? Ecco come stanno le cose
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SCELTA TECNICA - Le ultime prestazioni del calciatore, contro la Fiorentina, ma anche contro il Braga in Europa League, non sono state positive. Baroni pubblicamente non ha gettato la croce sui singoli giocatori, difendendo le sue scelte. Appare chiaro però che, in particolare dopo l'infortunio di Tavares, il tecnico si aspettasse tutt'altra risposta in campo dal calciatore in termini di rendimento. In ogni caso, due partite sbagliate sembrano un po' troppo poco per giustificare un'esclusione così netta. "Le scelte sono dell’allenatore. In base a un suo progetto futuro o immediato decide lui se e come impiegare i giocatori", ha spiegato il direttore sportivo Fabiani ai media ufficiali del club biancoceleste. La società quindi, secondo questa versione dei fatti, avrebbe solo avallato quanto deciso dall'allenatore: "Se non si ascolta il proprio condottiero viene delegittimato e se succede è la fine della società. Ci vuole rispetto per l’allenatore. La scelta di escludere Pellegrini e di reinserire Basic è stata sua: ci ha detto che il croato poteva risultare più utile". Il ds della Lazio però ha anche aggiunto una postilla polemica, domandandosi perché non si sia alzato lo stesso polverone a settembre scorso, quando venne tagliato Hysaj (che ora ha ripreso di fatto il posto sulla fascia a Pellegrini). Un motivo in realtà c'è.
ATTIRTI - Secondo alcune voci nei giorni scorsi ci sarebbero state delle frizioni tra Baroni e il calciatore stesso. In particolare dopo la gara contro il Verona, Pellegrini sarebbe rimasto deluso del mancato impiego da titolare. Un malumore trascinatosi anche nei giorni successivi ed esploso poi prima della trasferta di Cagliari: ufficialmente il terzino sinistro non è stato convocato per un problema fisico accusato durante la rifinitura (si è parlato di un torcicollo), ma dietro potrebbe esserci stato altro. Il procuratore del classe '99 Enzo Raiola con un comunicato ha smentito categoricamente questa ricostruzione dei fatti e ha fatto sapere che insieme al ragazzo chiderà lumi alla società. Fatto sta che né la sola motivazione disciplinare, né la semplice scelta tecnica agli occhi dei tifosi sembrano giustificazioni convincenti.
FUORI DA TUTTO - La conseguenza di questa scelta è che - a meno di ripensamenti e quindi di modifiche alla lista (possibili entro il 31 marzo) - Luca Pellegrini non giocherà in Serie A fino a fine campionato. Entro la mezzanotte di domani il club dovrà anche consegnare la lista per l'Europa League (verosimilmente la comunicazione avverrà già stasera) e il rischio che il calciatore venga escluso anche da lì è concreto. Se così fosse Pellegrini potrebbe giocare solo in Coppa Italia, dove non ci sono vincoli di lista. Ma si tratta di una sola partita (il 25 febbraio a Milano contro l'Inter) o al massimo 4, se la Lazio arrivasse fino in finale. E anche se invece Baroni decidesse diversamente, inserendo il terzino nella lista UEFA, si aggiungerebbero altre due partite sicure (andata e ritorno degli ottavi di finale) in cui potrebbe essere impiegato, più gli eventuali turni successivi a cui i biancocelesti sperano di accedere. In ogni caso, lo spazio in campo per Pellegrini è sostanzialmente ridotto al lumicino.
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Sarà prestato in Turchia a zero con mezzo ingaggio pagato da Lotito. É inevitabile.