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    Lazio, parla Caicedo: 'Quest'anno possono arrivare quarti. Nel 2020 ci ha fermati il Covid'

    Lazio, parla Caicedo: 'Quest'anno possono arrivare quarti. Nel 2020 ci ha fermati il Covid'

    • Tommaso Fefè
    Nel giorno del suo compleanno, la radio ufficiale della Lazio ha contattato Felipe Caicedo per fargli gli auguri e per ricordare insieme a lui alcuni momenti della sua avventura in biancoceleste. Queste le parole dell'ex Panterone:

    AMBIENTAMENTO - "Grazie per gli auguri. I miei ricordi più belli del calcio italiano sono tutti con la Lazio. Sin dalla prima partita, quando vincemmo la Supercoppa, ho iniziato col piede giusto e da lì in poi per me è stato tutto perfetto, anche con le difficoltà del mio primo anno. Ma dopo tutto è andato alla grande. Tutto è stato più semplice quando mi sono ambientato al meglio. La Lazio e i suoi tifosi sono una piazza difficile da conquistare, per me è stato difficile all’inizio, perché l’asticella era sempre alta e io ero la riserva di uno dei più forti giocatori d’Italia. Piano piano, con l’aiuto di tutti a Formello e fuori, le cose sono migliorate". 

    IMMOBILE - "Immobile non te lo devo spiegare io. Che sia forte lo sanno tutti, ma mi ha sempre stupito la sua forza mentale, la sua capacità di essere leader dentro e fuori dal campo. Questo veramente fa la differenza".

    CONSACRAZIONE - "Il 2019 è stato il periodo della mia consacrazione. Quella stagione il mister mi diede ancora più fiducia e io credo di averla ripagata. Il gol al derby non lo dimenticherò mai, perché è stata una delle notti più belle. E poi la finale di Coppa Italia è stato un momento magico".

    LAVORO DELLA SOCIETA' - "Mai mi sarei immaginato di rimanere tanto tempo alla Lazio, anche dopo il primo anno dove le cose non sono state proprio perfette. Ma questo dimostra la gestione buona che stanno facendo staff e dirigenza. Non è facile lottare contro squadre economicamente più forti, ma la Lazio cerca di mantenere sempre i suoi calciatori. Poi ci sono altre che hanno più facilità nel fare le cose, ma il fatto di essere rimasto a Roma per 4 anni ha reso la Lazio la squadra del mio cuore".

    AFFETTO COMMOVENTE - "Io non sono uno che sta spesso sui social, ma mi piace scambiare pareri anche con i tifosi e quando vedo l’affetto che mi mostrano ancora tanti tifosi, mi viene da piangere. Sono stato in diverse squadre, ma il rapporto con i laziali è diverso. Loro sono nel mio cuore, al primo posto. E il loro affetto è ricambiato".

    SOGNO SPEZZATO - "Purtroppo quel maledetto Covid ha fermato tutto. Quell’anno eravamo una squadra forte, solida, in gamba, tutto andava bene. Poi la pandemia ha fermato tutto. Il mio pensiero era quello di tutta la squadra. Ci credevamo davvero. Potevamo fare qualcosa di grande, ma tutto si è infranto, purtroppo. Il mio gol a Cagliari probabilmente ci diede quella stoccata decisiva per crederci davvero. Lì andai in estasi totale, dopo una partita dura. Poi nella top 3 ci metto anche quello al derby e quello con la Juve su assist per Tucu"

    UN LAZIALE IN ARABIA - "La Lazio la seguo ancora e faccio il tifo. Si vede che hanno una nuova identità, giocano bene e secondo me quest’anno può arrivare tra le prime quattro. Spero che ci risentiremo per festeggiare insieme. Un abbraccio a tutti i tifosi e grazie ancora per l’amore e l’affetto. Sappiate che anche qui in Arabia c’è un altro laziale!"

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