Se la Lazio non è in crisi, poco ci manca. Un solo punto nelle ultime tre gare è un bottino francamente troppo magro per una formazione che punta all’Europa che conta. Non si tratta solo di numeri: la trasferta di Verona contro il Chievo ha evidenziato tutti i limiti di questa squadra. E così anche il gioco è finito nell’elenco degli oggetti smarriti. Prevedibile, poco cattiva e soprattutto noiosa. Questa l’istantanea che resta della partita di sabato sera. E pensare che il gioco è stato il tasto su cui Pioli ha sempre battuto, anche nelle sconfitte. La Lazio - come riporta Il Messaggero - ha perso ma ha giocato bene, si diceva. L’involuzione è iniziata dal secondo tempo contro l’Empoli, quando i biancocelesti hanno lasciato campo ai toscani dopo aver giocato un buon primo tempo. Da lì è calato il sipario: niente gioco, niente punti. Con la Juventus si è assistito alla completa consegna delle armi. Il sabato sera veronese, invece, prevedeva un brodino caldo e senza sapore.