Calciomercato.com

  • AFP/Getty Images
    Lazio, Mimun tifoso sconfortato

    Lazio, Mimun tifoso sconfortato

    • M. A.
    Quelli che riescono ancora ad avere interesse e qualche speranza per le sorti del team biancoceleste dicono chiaro e tondo che se non battiamo oggi il Genoa e domenica il Parma, possiamo mettere una croce sopra questa maledetta stagione. In teoria ci sarebbe ancora tempo e modo per conquistare la partecipazione all’Europa League, ma il viatico per provarci sono due vittorie di fila. Calcolando che da qualche anno a questa parte siamo donatori sani di sei punti a stagione ai rossoblu di Preziosi, ho l’impressione, parafrasando Mao, che la strada sia in salita, l’itinerario a zig zag, ma l’obiettivo tutt’altro che luminoso. Ammetto che dell’Europa League in questo momento mi frega poco o
    niente. Quel che sta succedendo in campo e fuori, alla Lazio, ha trasformato il mio tifo cinquantennale, da passione a triste malanno. I tifosi sono sempre più neri e in società si fanno spallucce. Bruttissima storia… lo stadio rischia di desertificarsi e i tifosi residui potrebbero chiamarsi per nome. Se poi guardo più in generale al calcio italiano . scrive Mimun su Il Tempo - lo sconforto cresce. Ormai se si vuol vedere davvero un bel match, di quelli spumeggianti, bisogna sintonizzarsi sul tornei inglese e spagnolo e sui big match del Psg di Ibra. Se penso che domenica sera prendevo l’umidità nel malinconico Olimpico, rinunciando al classico tra Real e Barca, preferendo un autogol del disastroso Konko e una rete meritata, ma casuale, di Gonzalez, a Cristiano Ronaldo e super Messi, prenoto una visita da uno psichiatra, ma di quelli bravi. Anche col Genoa, sempre e comunque forza Lazio.

    Altre Notizie