Mimun: 'Nesta ministro e ambasciatore della Lazio'
Clemente Mimun ci tiene subito a precisarlo: 'Più siamo divisi, più siamo deboli. Non mi sento né un lotitiano, né uno che vuole disertare lo stadio. Vivo solo questa situazione con grande disagio e dispiacere: frequento la Lazio dagli anni Settanta, non ricordo un momento così triste, neanche quando abbiamo rischiato la C'. E come se ne esce? 'Riazzerando tutto — risponde il giornalista —. Tra Lotito e i laziali c’è una forma di incomunicabilità che non può esistere: non c’è la Lazio senza i laziali, ma i tifosi non possono neanche pensare di scegliersi il loro presidente'.
Difficile, almeno al giorno d’oggi, pensare a un tavolo con Lotito da una parte e i tifosi dall’altra. Mimun - come spiega alla Gazzetta Sportiva nelle pagine romane - ha un’idea: 'Servirebbe una mediazione, se ci fosse un incontro diretto sarebbero scintille, perché il tifoso è esasperato e Lotito cercherebbe in tutti i modi di far valere le sue ragioni. Ci vorrebbe un ambasciatore: fosse ancora vivo, avrei fatto il nome di Nanni Gilardoni. L’uomo giusto, però, potrebbe essere Alessandro Nesta: lo farei ministro del rapporto con i tifosi. È un grande laziale, che anche quando è andato via non ha mai sputato nel piatto dove ha mangiato, è stimato dalla società e amato dai tifosi. E lo utilizzerei anche dal punto di vista tecnico, per mettere su una difesa decente… '.