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    Lazio, Milinkovic: 'Ogni giorno sembrava dovessi andar via, ma io sono felice di essere ancora qui' VIDEO

    Lazio, Milinkovic: 'Ogni giorno sembrava dovessi andar via, ma io sono felice di essere ancora qui' VIDEO

    • Tommaso Fefè
    Alla viglia di Lazio - Feyenoord in conferenza stampa a Formello ha parlato Sergej Milinkovic - Savic. Il centrocampista biancoceleste ha risposto anche ad alcune domande di mercato, dopo le tante voci estive: 



    ANCORA QUA - "Mi ricordo il mio primo gol con la Lazio, fu proprio in Europa League. Per noi questa è sempre una bella coppa giocare, per far vedere quanto vale la Lazio in giro per l'Europa. Siamo carichi. Io l'ultima estate l'ho vissuta come tutte le precedenti. Ogni giorno sembra ci fosse una squadra su di me. Ma alla fine eccomi qui, come gli altri anni. Mi sono riposato e credo di aver lavorato bene, di aver fatto una buona preparazione e sono partito bene in campionato. Quest'anno ci sono tanti giovani che ci daranno una grande mano e siamo al secondo anno col mister. Abbiamo le idee chiare. So che sarà per me la 300esima partita con la Lazio. Dopo tanti anni, sono contento di aver raggiunto un traguardo così importante. Non ho idea del perché non siano arrivate grandi offerte dai top club alla Lazio per me, ma io sono felice di essere ancora qui. Non penso a cosa farò il prossimo anno. La Champions con la Lazio purtroppo l'ho fatta una volta sola. Speravo di farla di più, ma penso che quest'anno potremmo arrivarci di nuovo".

    LE GIOCATE - "Per me tutte le partite, in Italia o fuori, sono difficili. Io preparo le partite allo stesso modo e mi concentro per fare il meglio possibile sempre. Le giocate in campo arrivano sul momento. A Marassi ho visto arrivare la palla e Ciro che era già partito. L'ho presa di prima e ho sperato che finisse dove volevo. Peccato non aver vinto quella partita. Da due anni non segno in Europa? Strano. Forse ho avuto meno occasioni che in campionato. A Novembre voglio arrivare in Qatar pronto e spero di fare più di tre partite col gruppo della Nazionale. Con Sarri ho imparato tanto, mi ha aiutato ad imparare cose su cui prima non ero così bravo".

    DUE PESI E DUE MISURE - "Quelle due ammonizioni che ho preso in queste prime partite forse non servivano. Ma in quei momenti la testa è calda e non ci pensi. So che sono due gialli stupidi. A volte però vedo che lo fanno anche gli altri e penso che forse posso dire due parole anche io. Invece spesso finisce che a noi ci ammoniscono..."

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