Hoedt, Patric e poi tanta pazienza. Se il mercato della Lazio non decolla, la ragione sta nei numeri. Della rosa e del bilancio. Dopo aver firmato il nuovo contratto biennale con opzione per il terzo anno, Stefano Pioli - come riporta Il Tempo - è stato chiaro con la società: per affrontare la seconda stagione biancoceleste vuole soltanto 25-26 giocatori. Dunque la priorità è vendere, esigenza tutt'altro che inedita dalle parti di Formello.Al momento i giocatori in rosa sono 33 e c'è un'intera squadra da piazzare. Da Konko a Perea, passando per il costoso Cana (1.7 milioni netti a stagione), il partente Novaretti (vicino al ritorno in Messico, al Leon), il rientrante Gonzalez, Pereirinha, Vinicius, Alfaro e il desaparecido Ederson (stesso ingaggio di Cana), il ds Igli Tare è al lavoro ma sta incontrando qualche difficoltà, anche perché delle ipotizzate buonuscite per ora non c'è traccia. Le nuove regole approvate dalla Federcalcio - benché ancora sotto osservazione degli organi di giustizia per il ricorso presentato dall'Associazione calciatori - limiteranno le rose a 25 unità (under 21 esclusi), tra cui almeno 4 giocatori cresciuti nel vivaio del club (per questo la Lazio potrebbe trattenere Cavanda).Sfoltire la rosa, dunque, è la priorità. Perché l'ha chiesto Pioli, perché lo impongono le nuove regole ma anche per ragioni di bilancio. E questo è il secondo motivo dell'attuale immobilismo laziale. Negli ultimi dodici mesi il presidente Lotito ha investito oltre 20 milioni di euro per rinforzare la squadra, un impegno ripagato dagli ottimi risultati ottenuti dalla Lazio. Dopo aver registrato un attivo superiore ai 7 milioni nel bilancio 2013-14, la società biancoceleste chiuderà con ogni probabilità in rosso il prossimo esercizio: i dati aggiornati al 31 marzo parlavano di una perdita superiore ai 14 milioni nei primi 9 mesi.