Lazio, il mental coach Corapi: 'Bravo Pioli, continua così'
M. A.
La “svolta Pioli” non passa solo attraverso il gioco (ancora work in progress) più aggressivo e propositivo. Il cambio deve passare anche per la mentalità. Il tecnico biancoceleste sta lavorando molto sotto questo punto di vista. Nei suoi primi mesi da allenatore della Lazio ha utilizzato varie tecniche imparate nei suoi studi di mental coaching a Bologna. Prima l’inno (che ha riscosso molto successo soprattutto tra i tifosi) cantato insieme a tutta la squadra e lo staff in mezzo al campo, poi i continui riferimenti allo 'spirito di gruppo' e al 'remare tutti verso la stessa direzione' nelle conferenze stampa. Ieri ha dato una nuova dimostrazione in allenamento, allestendo dei 'percorsi di guerra' in cui si sono cimentati i giocatori. Si sono dovuti prendere a spallate, hanno giocato al tiro alla fune e si sono sottoposti a delle penitenze durante la partitella finale. In casa biancoceleste - come ricorda la Repubblica ed. romana -non è la prima volta che vengono utilizzati questi metodi. Allenamenti in stile militare e gare di paintball si erano già viste con la Lazio di Petkovic, che si era avvalsa dell’esperto di coaching Sandro Corapi: 'Quello che sta facendo Pioli — spiega il mental coach — è importante per creare nuove abitudini mentali, più comunicazione tra compagni e spirito di gruppo. Sono questi gli obiettivi. Dopo la bella iniziativa di far cantare ai ragazzi l’inno, l’allenatore sta proseguendo nel suo lavoro per alzare il senso di appartenenza e la carica motivazionale della squadra: sono metodologie di team coaching determinanti per creare un clima di positività'.
