Lazio, Massimo Maestrelli racconta le emozioni di ieri: 'Ho visto la gioia anche di chi non ha vissuto mio padre'
EMOZIONI - "La giornata di ieri è stata emozionate. Sono stati realizzati 4 gol, uno per ogni mio parente presente allo stadio. La partita non poteva finire in altro modo, ci sono cose scritte nel destino. Vorrei quest'anno la Lazio facesse qualcosa di importante a livello sportivo, proprio nell'anno del centenario di mio padre. Ieri ho visto anche la gioia negli occhi dei ragazzi che non hanno vissuto la Lazio di mio padre. Ho quasi 60 anni, vivo le emozioni con tanta intensità, è stato bellissimo portare i miei figli e nipoti allo stadio. Sanno chi è stato il nonno, quello che hanno vissuto ieri gli ha dato tanta consapevolezza. Sono diventato laziale grazie a mio padre, loro invece sono nati già della Lazio. Ringrazio mio padre per aver preso la decisione giusta. Mio padre Tommaso era amato anche dai tifosi delle altre squadre, è sempre stato rispettoso. Non mi aspettavo il giro di campo, sono stato spinto a livello emotivo a farlo. Era come se conoscessi tutte le persone che mi applaudivano. Ho avuto anche l'onore di sventolare il bandierone con la faccia di mio padre sotto la Nord, avrei voluto farlo per tutta la partita portandola a casa"
SOGNO - Il successo roboante maturato poco dopo sul campo nel match contro lo Spezia ha accentuato ancora di più la gioia del momento. Lo stesso Massimo Maestrelli cavalca l'onda di positività che si respira quest'anno attorno alla Lazio e confessa di covare un sogno nel profondo del cuore: "Voglio credere in qualcosa che vada oltre la logica perché i sogni sono fatti per questo: Sarri è il condottiero giusto per portare avanti questo sogno. Ringrazio ancora la Società ed i tifosi per le emozioni di ieri".