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    Laziomania: camaleontico e senza paura, Tudor si è già preso la squadra. Kamada è la sua prima vittoria

    Laziomania: camaleontico e senza paura, Tudor si è già preso la squadra. Kamada è la sua prima vittoria

    • Alessandro De Felice
    Con una rete di Adam Marusic in ‘Zona Caicedosi apre come meglio non potrebbe l’avventura di Igor Tudor sulla panchina della Lazio. Un successo pesante con cui si apre una settimana decisiva per la formazione biancoceleste, attesa dall’andata della semifinale di Coppa Italia proprio contro i bianconeri a Torino martedì e dal derby della Capitale contro la Roma. Una vittoria meritatissima per Immobile e compagni, che hanno il merito di saper interpretare al meglio le idee del nuovo allenatore a pochi giorni dal suo insediamento e condurre una gara in cui manca solo il gol, fino al 93’, quando sul cross di Guendouzi Marusic insacca di testa e fa esplodere l’Olimpico.

    MODULO CAMALEONTICO - Ci si aspettava una Lazio col 3-4-2-1 e invece Tudor sorprende tutti con un 4-4-2 camaleontico, in grado di trasformarsi nelle diverse fasi di gioco. Gila, che fornisce ancora una volta una prestazione monumentale, si allarga a sinistra, Zaccagni gioca davanti allo spagnolo, mentre Pedro agisce più vicino a Castellanos, che vince il ballottaggio con Immobile. Poi c’è Marusic, che fa il terzino e si trasforma in ala in fase di possesso, con Cataldi che arretra per tenere la linea a 4. Proprio un inserimento del montenegrino, all’ultimo istante, si rivela decisivo e regala i tre punti ai biancocelesti.

    KAMADA - Ma la scelta che sorprende di più è senza dubbio quella di lanciare Daichi Kamada dal primo minuto al posto di Matteo Guendouzi. Il giapponese sembra lontano parente di quello che finora ha faticato, e non poco, all’ombra del Colosseo. Non sarà perfetto, ma il livello qualitativo e quantitativo della sua prestazione tocca vette inesplorate da quando veste la maglia della Lazio. "Kamada è un giocatore completo, che ha corsa e qualità di gioco. All'Eintracht ha giocato sia trequartista, sia in mezzo al campo - aveva dichiarato Tudor alla vigilia -. Lo ritengo più adatto al calcio che faccio io, che a quello che veniva fatto precedentemente. Ha doti importanti, che a me piacciono”. L’allenatore della Lazio lo lancia dall’inizio e ha ragione, come dimostrano il corso della partita e l’esito finale.

    NIENTE PAURA - Igor Tudor non ha paura. Non guarda in faccia nessuno. Azzera le gerarchie e fa scelte ‘pesanti’, come le esclusioni di Luis Alberto, Immobile e Guendouzi. Cuore, grinta e carattere. La sua Lazio si trasforma e lo segue in ogni sua indicazione. La squadra copre bene il campo, prova a sfruttare l’intensità e la qualità, e Tudor la vince con i cambi, sfruttando le forze fresche. Una serata perfetta, coronata dal gol di Marusic in pieno recupero che suggella la prima vittoria proprio all’esordio sulla panchina biancoceleste.

    VITTORIA MERITATA - Quella vista all’Olimpico, la prima targata Igor Tudor, è una Lazio che ci crede fino alla fine. Un po’ lo spirito che mancava nell’ultimo periodo di gestione Sarri. Chiesa prova a spaventarla con un paio di fiammate, ma la squadra biancoceleste si affida all’ottimo Mandas e non si scompone, continuando a spingere e cercando il varco giusto in una difesa bianconera in cui era difficile trovare lo spazio. A dire il vero, il merito della Lazio è quello di sfruttare i tanti uomini dalla trequarti in su per essere poco prevedibile, di crederci sempre, di rischiare e di spingere fino all’ultimo istante contro una Juventus sbiadita, che preferisce chiudersi dopo 45 minuti e rinunciare a qualsiasi tipo di iniziativa offensiva cambiando modulo. Una vera e propria dichiarazione di rinuncia da parte di Allegri, che fa scopa con la voglia di vincere della Lazio, che aveva tanto da dimostrare al suo nuovo allenatore e ai suoi tifosi, in una gara fondamentale per continuare a inseguire il sogno europeo. Una notte memorabile per Tudor, che dà il via alla sua esperienza all’ombra del Colosseo con una vittoria contro la Juventus, il suo passato. Un pomeriggio perfetto e il modo migliore per iniziare la nuova avventura a tinte biancocelesti.

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