Lazio: manca solo qualità
Difficile giudicare la partita contro il Cagliari. Difficile dire ad una squadra che ha fatto la partita, perlopiù in trasferta, che ha giocato male. Ma il risultato parla chiaro e forse qualcosa da rivedere c’è. Eccome se c’è. Siamo sempre al solito discorso. Se trovi la personalità ma non hai qualità queste partite finisci per perderle. Proprio quello che è accaduto oggi alla Lazio. Una squadra che ha imposto il proprio gioco su un campo difficile come quello di Cagliari, dove per chiunque sarà difficile strappare punti. Eppure la Lazio ci ha provato e solo un incidente di percorso accaduto a Dias ci sta facendo raccontare il contrario. A questa Lazio manca qualità. Mancano i buoni giocatori. Difficile essere competitivi quando in campo ci sono giocatori come Kozak, Sculli, Gonzalez, Radu che a Cagliari sono stati praticamente assenti ingiustificati. Anche Hernanes è tornato ad essere il giocatore che abbiamo visto dall’inizio della stagione; un giocatore normale. Se poi ci sommiamo l’autogol di Dias, ecco che ci ritroviamo a raccontare la sconfitta di Cagliari. Qualche nota positiva comunque ci è stata consegnata. Matuzalem e Ledesma mi sembrano essersi integrati bene nella zona centrale del campo. Il rientro di Floccari sarà di sicuro utile per far tirare un po’ il fiato ad un giocatore come Kozak che forse ha già dato anche di più di quanto possa dare. E poi la personalità. Oggi il Cagliari ha vinto una partita facendo un solo tiro in porta. E questo tiro è arrivato nel secondo tempo con una Lazio sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio. Credo che questo non sia da trascurare. Soprattutto per quanto riguarda il lavoro di Reja che oggi ha sbagliato solo ad intestardirsi (ancora) nel tenere troppo tempo in campo un giocatore evanescente ed inutile alla causa come Sculli. Sostituirlo al ventesimo del secondo tempo penso sia stato un atto di eccessivo ottimismo. Comunque è andata. Ora attenzione a questo Palermo ferito che domenica sera verrà allo stadio Olimpico per cercare di risollevarsi. E per fortuna che c’è Amauri, per fortuna che c’è Di Vaio. Anche se questa Udinese mi sembra essere molto più squadra di quanto non pensassimo all’inizio della sua disastrosa stagione. Comunque vada però ci godremo un finale di campionato un po’ elettrico. Se penso alle scorse stagioni dove il nulla era sovrano mi viene la pelle d’oca.