Lazio, Lulic:| Trattativa per il rinnovo del contratto
Tempi diversi, stessi intenti.
Lotito-Lulic: prove di matrimonio.
Passeggia, il presidente, verso l’altare. Chiede subito l’anello d’oro, Senad. Nuovi contatti per il rinnovo: il bosniaco vuole un adeguamento, la Lazio deve blindare il suo gioiello. Non ha ancora messo il turbo quest’anno, non è stata una partenza sprint per Lulic. Corsi e ricorsi storici: fu esattamente così anche la passata stagione. Prima che Reja scoprisse di avere un vero talento fra le mani. L’allievo prediletto di Petkovic, ai tempi dello Young Boys. Il “Dottore” ora lo sta aspettando, Lulic può far volare la sua Lazio. Dal Bayern Monaco al Chelsea: quante insidie per Lotito che vuole prolungare l’accordo fino al 2018 Intanto però chiede un “premio” per le ultime sgroppate sulla fascia. Si sente artefice della cavalcata trionfale dello scorso campionato, pretende un riconoscimento: oggi guadagna ancora 700mila euro. Lotito sta lavorando per accontentarlo, c’è stata un’apertura ai manager nei giorni scorsi: prolungamento sino al 2018.
GRANDE LAZIO - Pimpante, sorridente. Così s’è presentato, Lulic, nel ritiro della Bosnia. Non è certo al top della condizione, la botta alla caviglia col Palermo lo ha frenato in questo primo scorcio di stagione. Anche a Pescara non ha brillato, sta faticando oltre misura come terzino. Mica facile macinare chilometri sulla fascia e coprire ogni diagonale in fase difensiva. Senad non s’abbatte, può farcela, deve solo carburare. La voglia non gli manca, è volato in patria per proseguire la sua corsa. Solite parole d’amore per la Lazio: «Abbiamo un gruppo importante e io mi sento molto apprezzato. Quest’anno possiamo davvero fare bene».
IL MONDIALE- Prevede il futuro, si concentra sul presente. Due sfide cruciali per la sua Bosnia: domani volerà in Grecia, martedì 16 ottobre ospiterà la Lituania del compagno laziale Stankevicius. In ballo ci sono i Mondiali 2014, Lulic non vuole mancare. Stacca già un biglietto per il Brasile: «Ci prenderemo la qualificazione. Non so se questa Bosnia è la rappresentativa più forte di tutta l’ex Jugoslavia, di certo è una grande squadra. E lo dimostreremo».
LE PRETESE - E’ cresciuto in silenzio, Senad. Lo fissi negli occhi, scorgi una personalità pazzesca. Altro che timido, è solo riservato. Ha le idee chiare, le realizza in un istante. Sempre di corsa, anche nella vita. Una spanna sopra gli altri. Furbo, intelligente, pretenzioso. Sa di valere, lo ha dimostrato e adesso pretende il sostanzioso ritocco dell’ingaggio: il doppio di quanto percepisce. Lotito sta negoziando, deve sottrarlo alle mire dei più grandi club europei. In estate in tanti - dal Chelsea al Bayern - gli hanno fatto la corte. Giù le mani o mani al portafoglio.
LA CONSACRAZIONE - Il rinnovo sino al 2018 è all’ordine dei prossimi giorni. La Lazio deve blindare la sua scoperta. Pagata appena 2,8 milioni nell’estate 2011. Oggi vale oro: prezzo quasi quintuplicato. Da perfetto sconosciuto a talento indiscusso, vera rivelazione dell’ultimo campionato biancoceleste. Adesso deve ripartire e consacrarsi. Petkovic non vede l’ora di riabbracciare il suo “vero” pupillo. Non dimenticherà mai quel funambolo del pallone che scorazzava sulle arcate di Berna. Alla Lazio deve sfrecciare sul mondo.