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    Lazio, Luis Alberto: 'Con la Juve presi gol che neanche in quinta categoria! Sul rinnovo e il Cadice...'

    Lazio, Luis Alberto: 'Con la Juve presi gol che neanche in quinta categoria! Sul rinnovo e il Cadice...'

    • Tommaso Fefè
    Luis Alberto è intervenuto a Formello in conferenza stampa, alla vigilia della sfida di Champions contro l'Atletico Madrid. Il centrocampista della Lazio, ha risposto così alle domande dei cronisti:

    MOMENTO DIFFICILE - "Domani abbiamo una partita difficilissima. Da gennaio scorso l'Atletico gioca con più siucurezza in campo e maggior possesso palla. Attaccano molto, con giocatori importanti come Morata che possono cambiare il match da un momento all'altro. Giocare in Champions deve darci motivazioni, non serve altro. Penso che giocare con lo stadio pieno sarà ancora più bello di tre anni fa quando non c'erano i tifosi. In questo momento ci sta mancando qualcosa in fase difensiva di squadra. Abbiamo preso due gol contro la Juventus che neanche in quinta categoria si prendono. Dobbiamo entrare in partita con più personalità. Stiamo lavorando bene, ma dobbiamo dimostrarlo in campo".

    COMPAGNI - "Kamada, Rovella, e Guendouzi sono giocatori fantastici. Hanno un passato importante e tutti hanno intelligenza tattica per dare dare il meglio. Piano piano usciranno fuori tutte le loro qualità. Su Immobile posso dire che come sempre se fa gol passa per fenomeno, se non segna viene criticato. Questa è la vita di un attaccante e io so che lui presto tornerà al meglio. Quest'anno abbiamo una squadra forte, con una rosa che non è mai stata così completa. Dobbiamo stare tranquilli e pensare solo a lavorare. se iniziamo a fare risultati cambia anche il modo di affrontare le partite successive e si può trovare continuità.

    NAZIONALE - "Alla Nazionale non ci penso. Sono a disposizione, ma c'è un mister che fa le convocazioni e se non mi chiama significa che ci sono altri giocatori migliori o che non servono le mie caratteristiche. Io sono tranquillo e so che la cosa più importante è lavorare qui bene".

    LEADER - Io non mi sento leader. Per me il leader è Ciro, il capitano. Io sono uno in più che prova ad aiutare la squadra. Può essere che parlo un po' di più, ma è solo perché voglio dire le cose per bene. Nessuno mi ha ancora detto di non parlare. Ai tifosi non ho promesso nulla. A fine partita (col Genoa, ndr) abbiamo parlato perché abbiamo sempre bisogno del 12° uomo in campoo"

    RINNOVO - "Rinnovo? No, a dicembre vado via! (ride, ndr) Scherzo. Ho sempre detto che mi piacerebbe finire la carriera al mio pase, al Cadice. Fino ad allora sto bene qui, ma dipende tutto da come mi sentirò fisicamente".

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