Lazio, Lotito vuole anche lo stadio: avanti tutta sul Flaminio
L'INCONTRO POSITIVO - Sull'onda dell'entusiasmo del momento, il patron rilancia le intenzionni di restituire dignità e lustro all'impianto ormai fatiscente di viale Tiziano. Campo che fu già casa dei biancocelesti nel passato e che è percepito da molti tifosi come il vero nido delle Aquile. Due settimane fa l'incontro positivo con la giunta e il sindaco Gualtieri. Per superare i vincoli imposti dal Ministero dei beni culturali e i diritti patrimoniali e morali detenuti dalla famiglia Nervi (eredi dell'ingegnere che progettò l'impianto), si punterà ad un accordo sulla falsa riga di quanto già accaduto per il Franchi di Firenze (anche quello realizzato da Pier Luigi Nervi). Allo studio anche soluzioni green per le coperture delle tribune e l'installazione di pannelli fotovoltaici.
PIANI B - Se questo piano dovesse naufragare, i piani B prevedono comunque di non allontanarsi troppo dalla Città. In ballo ci sono sempre i terreni di proprietà dello stesso Lotito lungo la via Tiberina, poco fuori il Raccordo Anulare, nel quadrante Nord del territorio comunale. Altrimenti si valuta anche la possibilità di spostarsi di una ventina di chilometri da Roma, verso Guidonia Montecelio.