Lazio: Lotito si avvicina a Petkovic che risponde 'no'
Attraverso i suoi legali, però, Petkovic ha detto «no». Vuole saldati tutti i sei mesi, 600mila euro relativi al periodo gennaio-giugno, più un risarcimento danni morali e d’immagine: circa un milione di euro in totale.
Ma la riflessione è sul motivo originale che ha indotto Lotito a praticare le vie legali, una causa che allora era «giusta», tanto da essere brandita a livello mediatico con parole di fuoco: 'È un traditore, voleva farsi cacciare. A domanda precisa mi disse che non stava trattando con la Svizzera'. A livello legale fu il primo licenziamento di questo tipo nel calcio.
È un Lotito diverso, più ponderato e attento a non inoltrarsi in battaglie con scarse probabilità di vittoria. Anche nella querelle sportiva con Beppe Marotta, l’ormai celebre uscita su strabismo e biliardo, il presidente - come riporta il Corriere della Sera nelle pagine romane - si è affrettato a praticare la strada del patteggiamento (10mila euro, l’ammenda proposta e accettata dalla Figc) per evitare cause che avrebbero potuto portare al bilancio danni ben più ingenti (ma c’è l’ombra del ricorso che l’a.d. della Juve farà alla giustizia ordinaria). Certamente un’inversione di tendenza rispetto al passato di Lotito: tra parcelle ed esito negativo delle cause (24), in dieci anni la Lazio ha finora speso circa 10 milioni di euro. Con «Petko» il conto salirebbe a 11. Cioè più di quanto è costato Biglia.