Il presidente della Lazio Claudio Lotito, all'uscita dal Consiglio Federale, ha commentato le voci di un possibile accordo tra Vladimir Petkovic e la Federazione svizzera. 'Il tecnico non mi ha comunicato nulla, sono abituato ad affrontare i problemi in forma ufficiale - le parole del patron biancoceleste riportate dal sito Lalaziosiamonoi.it -. Io non so niente, se il problema si presenterà vedremo. Il comportamento dell'allenatore fino ad ora è stato esemplare, l'abbiamo sostenuto anche quando la stampa era contro di lui. Tare piace all'Inter? Con lui c'è un rapporto di stima e di grande affetto, è una persona che ho messo io nelle condizioni di svolgere quel ruolo quando lui faceva il giocatore. Ritengo che nella Lazio abbia tutto lo spazio per poter decidere, ci confrontiamo quotidianamente e non so se l'Inter possa essere appetibile. Questo club per lui rappresenta la possibilità di affrontare delle sfide che possono trovare conferma in questo campionato ma soprattutto nel proseguio, perché abbiamo messo in atto un progetto che darà i suoi frutti a breve termine. Galliani alla Lazio? Bisogna vedere se lui sarebbe disposto a venire. Gli assetti in Lega? La maggioranza è consistente e non credo che la politica del Milan, qualora dovessero cambiare i rappresentati, sarà difforme da quella che è la posizione attuale'.

'La squadra ieri ha dimostrato aggressività, spirito di gruppo, compattezza, e ha dimostrato di meritare il risultato: significa che contrariamente a quello che hanno scritto molti giornalisti è viva e ha tanti elementi che hanno potenzialità per poter dimostrare che la Lazio ha fatto acquisti idonei. Hernanes? Ogni giocatore ha alti e bassi, fare calcio a Roma è difficile. Voi legate sempre i problemi di condizione alla situazione contrattuale. I fatti di Varsavia? Per prima cosa bisogna accertare come sono andate le cose. Ieri avevamo delle notizie che riportavano di un'aggressione avvenuta nell'albergo dove stavano i nostri tifosi. Ricordate tutti sicuramente come nella partita d'andata non ci fu un comportamento esemplare dei tifosi polacchi. Poi se alcuni tifosi si siano attrezzati con mezzi di offesa, questo lo apprendiamo dai giornali: io non penso che si siano recati in Polonia con certi oggetti, ieri stavano in albergo e sono stati aggrediti lì. Noi come società siamo al di fuori di questa situazione, non avendo il controllo sul territorio: non siamo in alcun modo responsabili. Non conosciamo il tifoso della Lazio personalmente, e non possiamo mettergli un carabiniere dietro per far sì che rispetti le regole. Più che criticare, lanciare appelli e fare prevenzione non possiamo. Di certo sono situazioni che non fanno bene al calcio italiano'.