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    Lazio, Lotito: "Per Greenwood ho offerto 25 milioni. Stanno tutti gufando per paura che venga da noi"

    Lazio, Lotito: "Per Greenwood ho offerto 25 milioni. Stanno tutti gufando per paura che venga da noi"

    Intervista al Messaggero per Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è tornato a ribadire ancora una volta la sua volontà di non cedere il club e di avere invece progetti ben chiari per il futuro della società. Sul mercato estivo di quest'anno il patron biancoceleste ha poi spiegato le strategie che intende seguire il club per i prossimi colpi.

    IMPEGNO - "Ci sono voci e pressioni in giro perché vovgliono costringermi a vendere la società; ma io non ci penso proprio, non mollo. Io con la Lazio ci ho sempre messo la faccia. Se stavolta non dovessi farcela a raggiungere il ritiro, sarebbe solo per i miei impegni serrati, non certo per i fischi e gli insulti. Sto lavorando giorno e notte, per le aziende, il governo e per la Lazio. Non è vero affatto che ci sia disinteresse da parte mia verso le sorti del club. I fatti dicono il contrario: a metà luglio siamo la società più avanti sul mercato. Ho già speso quasi 50 milioni per quattro giocatori, perché è arrivato anche Tavares".

    GREENWOOD - "Ho offerto 25 milioni più il 50% della rivendita, più bonus e commissioni. Eppure si sono infilate diverse società per fare un’azione di disturbo. La Juventus, il Napoli, sembra che tutti stiano gufando e siano terrorizzati dal fatto che possiamo prenderlo. Per questo vogliono far saltare tutto. Ho detto che ho già pronto un sostituto 10 volte più forte; ma sapete anche che a volte io gioco. Comunque ho un altro nome di un giovane che tengo nascosto".

    USCITE - "Immobile ha chiesto di essere ceduto, come Milinkovic e Luis Alberto. Hanno capito che era finito il loro ciclo e bisogna accettarlo. Anche la società, nonostante l’affetto più volte dimostrato, ha compreso che fosse arrivato il momento di ricominciare con un nuovo progetto giovane e di più ampio respiro. Ma, ribadisco, non si tratta di un ridimensionamento. Io non caccio nessuno. Pedro ha ancora un anno di contratto e non ha fatto un passo indietro. Abbiamo tanti leader dentro lo spogliatoio, avete sentito Gila come ha parlato da uomo maturo. Serve pazienza, ovviamente tempo, ma mi piacerebbe sentire più fiducia in quello che stiamo ricostruendo. Almeno aspettare, prima di trarre un giudizio definitivo. Le critiche preventive non mi piacciono".

    FUTURO - "Avete visto l’incontro positivo  che abbiamo fatto in Campidoglio per il Flaminio. Abbiamo fatto anche i sondaggi archeologici e adesso c’è anche il parere positivo dei Beni Culturali. Partirò prestissimo con i lavori anche per l'Academy. Faremo sette campi, la scuola, lo studentato, la chiesa, tre campi a 11, tre da calcetto, due a otto. Mio figlio Enrico (nel ruolo di direttore generale, ndr) e il ds Fabiani stanno facendo un gran lavoro, oltre la Women il settore giovanile è rinato. Adesso mio figlio partirà con la Primavera, impegnata in un torneo in Messico. Nella spedizione ci sarà anche Munoz, che abbiamo preso insieme ad Artistico, mandato altrove in prestito. Nella sala scouting con otto postazioni adesso studiamo tutti i dati e i giocatori del mondo".

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