Lazio, Lotito: ecco quello che vuole la gente
Il Tempo nell'edizione odierna stila le dieci richieste per provare a ricucire lo strappo con la gente.
1 Acquisti di valore e italiani
La gente vuole giocatori importanti, è rimasta scottata dalla cessione di Hernanes anche se le critiche sono arrivate più che altro per il mancato arrivo di qualche altro campione. Lotito si è spesso pavoneggiato di non aver ceduto nessuno in estate rispetto ad altri club e questo nessuno glielo può contestare, ma saper vendere bene nell’attuale mercato è un pregio se si ha la forza di reinvestire i soldi incassati per ringiovanire la squadra. Basta con gli stranieri, si restituisca un’identità italiana alla Lazio.
2 Meno cause litigiose
Non se ne può più di vedere finire qualsiasi rapporto di lavoro con una tentata estorsione o con un ricorso a qualche tribunale del globo. Per carità giocatori, allenatori, procuratori sono tra le razze peggiori però meglio evitare ogni volta di chiudere in modo cruento e a volte autolesionistico. Inutile citare Pandev o Zarate anche se nel merito le ragioni potevano essere di Lotito, sarebbe stato utile trovare un punto d’accordo. Così come Petkovic che sta preparando una richiesta di danni milionaria che magari non otterrà mai: ma perché rischiare quando sarebbe stato normale esonerare un allenatore pagandogli lo stipendio fino a giugno? Già sarebbe stato normale.
3 Meno interviste celebrative
Ormai i tifosi non sopportano più di vedere il presidente Lotito autocelebrarsi davanti ai microfoni di qualche televisione dopo una partita vinta. Quando si perde invece tocca sempre a Ledesma o qualche big metterci la faccia. E poi, se è possibile, non cadere nel tranello dell’intervistatore di turno che vuole far diventare sempre Lotito una macchietta da sbeffeggiare per le citazioni in latino o le battute maldestre.
4 Comunicazione diversa
Nessun riferimento all’ottimo lavoro svolto dalla radio ufficiale, al canale tematico piuttosto che alla rivista Lazio Style. Sotto quell’aspetto chi vuole può usufruire di un’informazione completa ma di parte. Quindi sarebbe meglio evitare di chiudersi nel bunker di Formello e aprirsi di più all’esterno dando più spazio a tutti i mezzi di comunicazione evitando di rischiare di essere troppo autoreferenziali.
5 Presentazione nuovi giocatori
Evitare di far conoscere gli acquisti con delle conferenze stampa pubbliche è un autogol clamoroso di comunicazione. Se poi si presentano 9 giocatori in un giorno come nell’estate 2011 finendo su tv e giornali una volta sola invece che nove, siamo davanti a una scelta che nemmeno Tafazi avrebbe fatto.
6 Ammissione errori
Qui la richiesta è quasi impossibile. Intanto per il carattere di Lotito poi perché nel mondo del calcio funziona sempre lo scaricabarile anche per chi retrocede a gennaio. Però, un riavvicinamento alla gente sotto forma di parole più dolci meno di sfida sarebbe quantomai auspicabile.
7 Sponsor sulle maglie
Non si deve deprezzare il marchio ma nemmeno stare sei anni senza 2-3 milioni di euro. I tifosi chiedono al presidente di rimettere una scritta sulle maglie così da poter investire quella somma nella campagna acquisti.
8 Aprire cancelli Formello
Come nel punto precedente per far tornare la passione alla gente, sarebbe cosa buona e giusta permettere più spesso ai tifosi di assistere agli allenamenti magari organizzando giornate con la possibilità di fare autografi come avviene nei più grandi club europei. Tare lo ha fatto in settimana: messaggio recepito.
9 Settore giovanile a Nesta
Grandi risultati con pochi mezzi. Finora è andata bene ma investire di più sarebbe fondamentale. E poi affidare il tutto a un grande ex del passato, tipo Nesta ad esempio, potrebbe fidelizzare anche molti bambini che stanno perdendo punti di riferimento. Nei prossimi giorni ci saranno novità sull’Accademy a Formello: era ora riunire tutto il settore giovanile.
10 Tribuna vecchie glorie
Idea dell’ufficio Marketing: riservare ogni partita in casa 80-100 posti ai grandi ex del passato, tutti coloro che hanno vestito anche per una sola partita la maglia del più antico club della Capitale: si faccia presto.