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    Lazio, Lotito: 'Bielsa? Continuava a cambiare idea! Inzaghi...'

    Lazio, Lotito: 'Bielsa? Continuava a cambiare idea! Inzaghi...'

    Claudio Lotito, presidente della Lazio, parla a un convegno in diritto sportivo e antidoping organizzato dalla Compagnia Portuale di Civitaveccia. Queste le sue parole riportate da lalaziosiamonoi.it: "Io non percepisco un euro: quando mi sono insediato ho versato 25 milioni cash per acquisire il 21% della Lazio, versandone poi altri 50 per arrivare ad una maggioranza e poter gestire in forma straordinaria la società. La realtà fu di una persona che spese di tasca propria 150 milliardi di lire per prendersi 1070 miliardi di debiti. I fatti hanno dimostrato che la mia logica di risanamento ha portato dei risultati: quest’anno abbiamo chiuso la semestrale con 48,5 milioni di utili, la prima società in Italia e seconda in Europa per performance del titolo azionario pari al 164% di incremento. Questo per far capire che se c’è un’opera morale, corretta, di sana gestione si potrebbe risanare anche il Paese". 

    SU INZAGHI E TARE - "Oggi quando tutti parlano dell'allenatore, del direttore e via dicendo, si deve pensare sempre che all'inizio ci fu una mia decisione. Inzaghi aveva un contratto a 4,7 milioni, io gli proposi 5,3 milioni spalmati in 5 anni. Lui accettò riconoscendo anche i sacrifici che stavo facendo e mi disse che voleva un giorno fare l'allenatore. Una promessa mantenuta. Lui è partito dagli allievi regionali e ha fatto la scalata. Lo volevo poi portare a Salerno e lui mi chiedeva quando avrebbe firmato. Ho preso tempo, dall'altra parte avevo Bielsa. Un allenatore che cambiava continuamente idea. Non voleva più giocatori una volta presi e ne voleva altri. C'era Simone quindi che aspettava una risposta. L'ho chiamato che stava a Milano Marittima e lui venne a Formello per firmare. I soldi? Gli dissi, decido io, tu firma, allenerai la Lazio. Lui ha sempre avuto grandi capacità, come Tare. Con Igli ricordo quando non volli rinnovare il contratto. Gli dissi che avevo un'altra idea. Avrebbe fatto il corso e sarebbe diventato il direttore sportivo. La capacità di scegliere i collaboratori è fondamentale. Con la Lazio abbiamo fatto di tutto e di più".

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