Lazio, Ledesma:| 'Non mi fido del Milan'
Mai accontentarsi, mai lasciarsi andare a rimpianti e recriminazioni. E' la filosofia di Cristian Ledesma, l'italiano che arriva dalla Patagonia, l'anima della Lazio, l'equilibratore di una squadra che sta viaggiando oltre le attese. Ma (ecco perché mai accontentarsi) questo deve essere solo un punto di partenza. «Il bilancio parziale è positivo — ha ammesso ieri Ledesma a Lazio Style — ma non abbiamo fatto ancora nulla. Possiamo e dobbiamo migliorare ulteriormente, lavoriamo ogni giorno con questo obiettivo. Anche in questi giorni di sosta stiamo cercando di affinare meglio certi meccanismi». Una sosta che Ledesma avrebbe potuto trascorrere con la Nazionale italiana, con cui la storia si è interrotta subito dopo il debutto di due anni fa. Ma niente rimpianti e recriminazioni. «Fino a quando non sarò chiamato la mia nazionale è la Lazio. All'Italia penserò se e quando sarò nuovamente convocato».
Milan nel mirino - C'è solo la Lazio, quindi, nei pensieri dell'italo-argentino. E il prossimo ostacolo che i biancocelesti saranno chiamati ad affrontare: il Milan. «Sarà una partita difficile, non credo che i rossoneri siano in crisi. Verranno a Roma per imporre il loro gioco». Ma troveranno una squadra che avrà lo stesso progetto: «Certo. Petkovic ci chiede sempre di fare la partita. Il tecnico predilige il gioco d'attacco, ma senza perdere mai l'equilibrio complessivo della squadra. Sul piano umano lo avevano dipinto come un sergente di ferro, in realtà si è rivelato una persona molto aperta e simpatica».
Ederson ok - E intanto arrivano buone notizie dall'infermeria. Ederson è tornato ieri a lavorare in gruppo: la contrattura all'adduttore sinistro è sparita. Vicino al recupero anche Konko (pure lui alle prese con una contrattura, ma al polpaccio sinistro). E, dopo il rientro in gruppo di Brocchi nei giorni scorsi, da lunedì torna a lavorare a pieno regime pure l'altro lungodegente Radu: entrambi potrebbe tornare a disposizione contro il Milan.