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    Lazio, le pagelle di CM: flop Lulic, si salva Felipe Anderson

    Lazio, le pagelle di CM: flop Lulic, si salva Felipe Anderson

    • Luca Capriotti

    Lazio-Chievo 0-1

    Strakosha 5,5: Marchetti dà forfait, e tocca di nuovo al classe ’95 albanese. Sicuro, deciso, soprattutto quando si riscalda. Dopo, praticamente non tocca un pallone. Sul gol ha poche colpe, Inglese va a botta sicura.  

    Basta 6: Comincia in quarta, con Felipe Anderson è subito sintonia, preme tanto sulla fascia, provando a sfondare. Alla lunga un po’ cala.

    (Dall’83’ Lombardi s.v)

    De Vrij 5,5: Nel primo tempo praticamente in ferie, nella ripresa con Hoedt si perdono Inglese quando non devono,  e la Lazio prende il gol della beffa. 


    Hoedt 5,5: Inzaghi lo preferisce a Wallace al centro della difesa per contrastare i lunghi del Chievo, che però si fanno vedere in avanti veramente poco. Lui ne approfitta per fare il regista basso, con buona qualità. Poi si perde una sola volta Inglese, ed è fatale.

    Radu 5,5: Gioca una partita diligente, ma poco brillante, che fa il paio con quella di Lulic dalle sue parti. Una partita senza grosso impegno in fase difensiva, ragion per cui bisognava dare di più in avanti. 
    (Dal 76’ Luis Alberto s.v.) 

    Parolo 5,5: Sua la prima palla gol nitida del primo tempo, nella ripresa spara su Sorrentino una palla-gol costruita di cesello da Felipe Anderson. Per il resto si perde troppi palloni davanti, ci prova in tutti i modi senza troppa fortuna. A fine partita è molto nervoso. 

    Biglia 6: Il suo rinnovo, si mormora, ha subito una brusca accelerazione, lui sfodera una prestazione attenta, pulita, con una sventola tirata fuori dal cilindro ad inizio ripresa deviata da Sorrentino. Poi la Lazio prende il gol, sbilanciata in avanti, senza che lui riesca ad arginare la letale ripartenza del Chievo. Alla fine litiga con un tifoso, beccato pesantemente. 

    Milinkovic 6: Insieme a Felipe Anderson è il motore della  manovra d’attacco biancoceleste: prova da tutte le posizioni ad impensierire Sorrentino versione Batman. Forse sbaglia troppo, ma almeno ci prova. 

    Felipe Anderson 6,5: Inizia con un paio di giocate pregevoli, compreso un tiro-cross al volo teso e pericoloso. Quando mette il turbo fa spavento: un’azione manifesto della sua partita, salta tutti ma trova Sorrentino sulla sua strada. L’unico che ci prova dopo il gol-beffa subito da Inglese. 

    Djordjevic 6: L’assenza di Immobile gli restituisce il campo da titolare dopo il gol in Coppa Italia contro il Genoa. Comincia subito forte, volitivo. Esce esausto, dopo una gara generosa. 

    (Dal 76’ Rossi s.v.: Inzaghi prova a metterlo per sbloccare una gara stregata. La Nord lo accoglie con un applauso scrosciante, non riesce ad essere incisivo ma accumula altri minuti di Serie A)


    Lulic 5: Parole forti in settimana per aiutare la squadra ad uscire da un momento poco allegro dopo la sconfitta contro la Juventus cadute nel vuoto. Inzaghi lo chiama di nuovo in attacco, preme, si muove, corre tantissimo ma la qualità delude quasi sempre. Da pochi passi spara alto un cross preciso di Parolo. Per il resto ci si aspetta sempre qualcosa di più lato tecnico, ed è un errore ingenuo di noi osservatori.


    All. Inzaghi 5,5: La sua Lazio parte fortissima, cerca in tutti i modi di mettere in difficoltà il Chievo nonostante l’assenza di Immobile. Che pesa tanto, tantissimo, fino alla fine della partita. La voglia c’è, mancano i gol. Poi la doccia fredda, la rete subita, immeritata, come da manuale del calcio. Non è colpa sua, ma per rimettere in piedi il match è costretto a mettere due ex Primavera e un oggetto misterioso che fino ad ora ha racimolato pochissimi minuti. Troppo poco, veramente troppo poco. 


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