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    Lazio, le pagelle di CM: Milinkovic domina la partita, Correa imprendibile

    Lazio, le pagelle di CM: Milinkovic domina la partita, Correa imprendibile

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Lazio 0-3

    Strakosha 6,5: ordinaria amministrazione sino al 40', quando toglie dall'angolino una sassata di Vieira. Reattivo sulla botta di Gabbiadini nella ripresa, leva il pallone a filo di traversa.

    Luiz Felipe 6: la Sampdoria da quella parte non spinge mai, vive una serata di assoluta tranquillità senza patemi né emozioni. 

    Acerbi 6,5: annulla il capocannoniere della Serie A in carica, senza rischiare praticamente nulla. Partita priva di sbavature per il centrale, che conferma la sua solidità anche al Ferraris.

    (dal 24' s.t. Vavro 6,5: entra e conferma quanto fatto da Acerbi).

    Radu 6: senza fronzoli ma anche senza errori. Gara concreta e attenta, sempre in aiuto e in raddoppio sia al centro che sulla corsia mancina. 

    Lazzari 6,5: gran bell'avvio dell'esterno acquistato in estate, perché nei primi venti minuti regala quattro traversoni uno più delizioso dell'altro. Sul lungo periodo Murru riesce a prendergli le misure, ma l'ex Spal è una spina costante nel fianco dei blucerchiati.

    (dal 19' s.t. Marusic 6,5: scende sul terreno di gioco con compiti più difensivi, anche lui non soffre mai)

    Milinkovic-Savic 7: si presenta con una splendida giocata su Vieira, e poi con un rasoterra insidioso che impegna Audero. Fisicamente è straripante, fa sempre la cosa giusta. Spettacolare il cambio gioco che libera Immobile. A centrocampo domina la partita, fa letteralmente quello che vuole. 

    Parolo 7: cervello e fosforo in mezzo al campo, accorcia i reparti e permette a Milinkovic di ricoprire un ruolo più offensivo. Dà equilibrio alla squadra, e consente licenze ai compagni di reparto. Fa pure benone il regista.

    Luis Alberto 7,5: grazie ad un pallone scodellato con gran furbizia per Immobile buca la difesa della Samp e manda in porta il centravanti biancoceleste. Si ripete nella ripresa, quando ruba il pallone a Bereszynski e regala un cioccolatino a Correa per il raddoppio. Due gol portano il suo marchio di fabbrica.

    Lulic 7: stantuffa a sinistra per 95 minuti. I suoi raddoppi e le azioni in supporto della manovra offensiva mandano al manicomio Bereszynski, il polacco lo soffre da morire.

    Correa 8: nel primo tempo innesca i compagni che è una meraviglia. Mette in porta Immobile, salta l'uomo, crea sempre la superiorità. Sembra una comica in bianco e nero: tutti i blucerchiati lo inseguono, e nessuno lo acciuffa. Il giusto premio alla prestazione è il gol del raddoppio.

    Immobile 8: scappa via alla difesa della Samp e solo uno strepitoso Audero gli nega la gioia del gol. Alla mezz'ora invece se ne divora uno clamoroso, dopo una splendida imbeccata di Correa. Però è il più furbo di tutti in occasione del vantaggio biancoceleste, quando fugge sulla linea del fuorigioco e batte l'estremo difensore doriano con un perfetto pallonetto. Il suo duello con Audero è infinito, anche nella ripresa l'estremo difensore gli strozza in gola l'urlo della doppietta che poi però arriva. La Lazio è sempre più sua.


    All. Inzaghi 8: incontra una Sampdoria che è ancora un cantiere in costruzione, ma la sua Lazio regala almeno un'ora di calcio ad altissimo livello. I biancocelesti vincono tutti i duelli, dominano in ogni reparto e martoriano la Samp con imbucate e filtranti a ripetizione. La squadra di Inzaghi gioca sul velluto, si diverte e diverte, e per di più l'allenatore è riuscito a rimettere la chiesa (Milinkovic) al centro del villaggio (l'undici capitolino). Meglio di così...

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