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    Lazio, le pagelle di CM: Leiva maestoso, Inzaghi azzecca il cambio decisivo

    Lazio, le pagelle di CM: Leiva maestoso, Inzaghi azzecca il cambio decisivo

    • Luca Capriotti
    Lazio-Benevento 6-2

    Strakosha 5,5: Su Djuricic la sua parata è reattiva, poi si fa sorprendere dal suo ex compagno di primavera (che conosce benissimo), Cataldi. Sul secondo gol non può nulla. 

    Bastos 6: Attento, si muove con buona sicurezza, partecipa al black-out di gruppo che porta alla punizione-gol di Cataldi. Inzaghi lo cambia per dare maggior peso all'attacco. 
    (Dal 46' Caicedo 7: Entra per dare maggiore spesso all'attacco, non è preciso, spesso, ma fa quel che deve: densità, centimetri, pressione e gol del pareggio. Sfiora pure il secondo gol).

    de Vrij 7: Su Ghilherme la guarda è alta, e soffocante: appena tocca palla viene pressato o attaccato duramente. Una partita attenta,  con una serie di interventi che stoppano le offensive avversarie. Proprio lui segna il gol del 3-2 su calcio d'angolo. 

    Luiz Felipe 7: Si conferma molto brillante, uno dei più in forma e in palla. Sempre autoritario, sempre molto bravo nelle letture e nella gestione del possesso. Si sta conquistando la stima di tutti. 

    Marusic 6: Viene servito poco o male nel primo tempo, nonostante abbia tantissimo spazio di fronte a sé. Rallenta spesso la giocata, trovandosi costretto a forzarla troppo spesso. 

    Parolo 6: Ha letture giuste ma un po' fuori sincro, non sembra in grado di garantire densità in avanti. Corre tanto, si vede poco, esce stremato.
    (Dal 74' Milinkovic-Savic)

    Leiva 7,5: Si inserisce spesso, ha molto spazio, intercetta, tira al volo: un primo tempo da protagonista assoluto. Qualche fallo di troppo, ma è sempre uno dei più pericolosi. Il suo gol è il meritato tributo ad un momento di forma pazzesco. Maestoso. 

    Luis Alberto 6,5: Inzaghi gli chiede più movimento, più centralità nel gioco, sembra poco ludico, un po' stralunato. Suo l'assist delizioso per Caicedo, decisivo, in un momento della partita complicato.   

    Patric 5,5: Non è il suo ruolo, e alla prima occasione viene bucato da Lombardi, che per poco non porta in vantaggio il Benevento. I compagni spesso lo ignorano platealmente, prova una girata che per poco non diventa un eurogol clamoroso. Sale piano piano di tono, i suoi cross sono qualcosa di rivedibile, poi si perde di nuovo Lombardi. E il voto scende. 

    F. Anderson 6,5: Sembra un po' fuori fase, anche se è lui a servire il pallone per Immobile. Trova un po' di lucidità in più di Luis Alberto, sembra entrare in palla man mano che il tempo scorre. Quando si sposta a destra crea meglio, e di più. 

    Immobile 7,5: Tempi giusti, sombrero ed il Benevento è in 10, poi ancora tempi giusti, 25esimo gol in campionato, 35esimo in stagione. Poi un po' si perde, non riesce ad incidere, anzi sciupa. Si riprende subito: il suo gol su errore di Brignoli consegna alla Lazio 3 punti importanti, di grande carattere.
    (Dal 74' Nani s.v.)


    All. Inzaghi 6,5: Rientra dalla sosta senza Milinkovic-Savic e con la formazione obbligata, o quasi. Ci sono 44 punti di differenza tra le squadre, 1 uomo in più, ma la sua Lazio fatica tantissimo a scardinare il bunker Benevento. I suoi ragazzi del settore giovanile stavolta lo puniscono (gol di Cataldi e assist di Lombardi), ma la testa dei suoi sembra troppo arrendevole. Riprende la partita in mano grazie al cambio-Caicedo: nonostante il risultato, serve di più per meritare la Champions, ma i 3 punti e la grande voglia sono presupposti fondamentali. 

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