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Lazio, le pagelle di CM: la squadra di Sarri viene travolta, Acerbi e Luiz Felipe in confusione totale
Lazio:
Reina 5: come lo scorso anno il suo ritorno a Napoli non è fortunato. Tanti gol subiti, spesso è lento a scendere.
Patric 4,5: Insigne lo fa ammattire ed è costretto a fermarlo più volte commettendo fallo (1' s.t. Lazzari 5,5: dovrebbe dare maggior spinta alla Lazio ma si ritrova schiacciato dalle sortite offensive avversarie).
Luiz Felipe 4,5: l'eccessiva rapidità di manovra del Napoli negli ultimi metri lo manda in tilt e non riesce mai a seguire. Sul gol del 2-0 Mertens lo fa sedere a terra.
Acerbi 4,5: Mertens è un vero e proprio incubo, non lo prende mai. Perde con il belga addirittura qualche duello aereo nonostante l'evidente differenza strutturale.
Hysaj 5: rischia l'autogol nel primo tempo provando ad anticipare Lozano. Proprio in marcatura sul messicano va spesso in affanno.
Milinkovic-Savic 5: da un giocatore come lui ci si aspetta sempre di più. Manca la giocata, non fa la differenza dal punto di vista tecnico e fisico (16' s.t. Basic 5,5: non può fare troppo con la partita già compromessa, prova a metterci fisicità).
Cataldi 5: manca il suo filtro davanti la difesa. Spesso in ritardo, viene travolto dal Napoli arrembante (30' s.t. Leiva 5,5: lascia troppo spazio davanti la difesa e non chiude su Fabián Ruiz in occasione del 4-0 finale).
Luis Alberto 5,5: sul 2-0 crea una bella occasione calciando al volo da fuori area. Fantastico il tiro ma Ospina gli dice di no.
Felipe Anderson 5: fuori dal gioco, non si rende mai pericoloso (10' s.t. Zaccagni 5,5: combina ben poco dal suo ingresso)
Immobile 5: dopo un'accelerazione nel primo tempo che mette in difficoltà Rrahmani viene annullato dalla coppia difensiva del Napoli.
Pedro 5,5: esperienza, rapidità, qualità, sono caratteristiche che gli permettono di creare qualche fiammata biancoceleste (30' s.t. Moro s.v.).
Sarri 4: la sua Lazio viene devastata tecnicamente e psicologicamente da un avversario che si dimostra nettamente superiore. Non riesce a far emergere neanche le individualità importanti di cui dispone.