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Lazio, le pagelle di CM: il tridente incanta, Inzaghi azzecca tutto
Marchetti 6: con Wallace per poco non combina una frittata tremenda, solo la fortuna lo salva. Per il resto il Cagliari gli regala qualche brividino nel primo tempo ma poi viene smorzato dall'offensiva prepotente della Lazio. E lui deve solo guardare il match, con qualche parata ordinaria a tenerlo attivo.
Patric 6,5: quasi mai impegnato in fase difensiva, l'ex Barcellona B prova anche qualche scatto in avanti, supportando sulla sua fascia Felipe Anderson. In crescita.
Wallace 5,5: con Marchetti è colpevole di una delle più brutte cose viste all'Olimpico stasera, un regalo a Borriello che poteva costare caro. Uno dei peggiori in campo, sembra sempre piuttosto sgraziato. L'unica rete del Cagliari porta la sfortunata firma della sua deviazione.
Hoedt 6,5: molto più sicuro del suo compagno di reparto, altro giocatore in forte crescita. Anche senza de Vrij la sua crescita sembra costante, in attesa del ritorno del suo compagno di reparto orange. Esorta anche Wallace quando il brasiliano sembra aver perso la bussola.
Radu 7: brillante e reattivo, ha anche il merito di far da paciere quando la tensione sale nel primo tempo. Lotta su tutti i palloni, se il Cagliari non riesce ad esprimersi al meglio il merito è anche il suo.
Parolo 7: invoca un rigore sacrosanto che Celi decide di non concedergli, per il resto come sempre cuore e tenacia, una partita finalmente degna delle apparizioni di livello che elargisce generosamente in Nazionale. Ventura lo scuserà, stavolta ha fatto benissimo anche con la Lazio.
(dal 66' Murgia s.v.)
Cataldi 6,5: le geometrie del centrocampo della Lazio passano sempre per i suoi piedi, Inzaghi si comincia a fidare seriamente della sua maggior qualità rispetto ai compagni di reparto. Il palleggio non gli manca, ogni tanto difetta in precisione, ma ha ampi margini di miglioramento.
Lulic 7: brillante, sempre presente in tutte e due le fasi. Regala una delle sue migliori partite stagionali ai pochi tifosi presenti allo stadio Olimpico. Grintoso, caparbio, si esalta negli spazi. Suo l'assist per il gran gol di Keita.
(dall'82' Leitner s.v.: qualche minuto per il tedesco, che fino ad ora non ha avuto modo di farsi vedere. Inzaghi gli regala un assaggio di campo, per fargli sentire l’aria della Serie A).
Felipe Anderson 7,5: il suo gol è una corsa tra birilli che fa bene al calcio. La sua partita è un ritmo crescente di giocate e numeri d'alta scuola. Quando si accende, è una sinfonia di bellezza. Meno male che l'hanno inventato così esteticamente perfetto.
Immobile 8: spegne le velleità del Cagliari guadagnandosi e trasformando un calcio di rigore, raddoppiando il conto grazie ad un errore della difesa sarda. Cinque gol consecutivi in quattro partite, la sua stagione fino ad ora fa gridare al sogno. Non svegliatelo.
(dal 72' Lombardi 6,5: come sempre incisivo al suo ingresso in campo. Riesce a sfiorare il gol quando la partita sembra oramai orientata verso gli spogliatoi. Sempre vivace, Inzaghi si fida di lui, e l'ex Primavera lo ripaga sempre con il massimo impegno).
Keita 8: torna al gol, aggancia un pallone pazzesco in contropiede e batte Storari. L'arbitro prova a macchiare la sua partita straordinaria concedendo un calcio di rigore su una sua spallata in area. Borriello ristabilisce il karma fallendo miseramente, consacrandolo a ragione come il migliore in campo.
All. Inzaghi 7: la sua Lazio parte a razzo e conquista nella prima frazione i tre punti, con pochi rischi e brividi. Manda in campo una squadra convincente, volitiva, l'impressione c'è, forte, che il pareggio di Torino abbia fortificato la squadra. Si gode i suoi attaccanti, e per un ex attaccante la libidine è doppia.