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Lazio, le pagelle di CM: ancora Leiva-gol, ma non basta, gli altri dove sono?
Strakosha 4,5: Erroraccio sul tiro di Dzemaili che regala il gol del vantaggio al Bologna, praticamente l’unica preoccupazione, togliendo un tiro di Verdi allo scadere, su cui comunque è impreciso.
Luiz Felipe 6,5: Puntuale e sicuro in fase difensiva. Salva un gol fatto su Donsah nella ripresa: autoritario, forte, deciso, veramente una bella scoperta. Non può essere lui ad impostare, questo è certo, ma non è colpa sua.
de Vrij 6: Sul gol di Verdi la difesa non ha molte colpe, tiene la difesa, nonostante la squadra sembri sbilanciata. Fa il suo, con decisione.
Wallace 5: Brutto errore in uscita che gli costa il giallo (il solito errore alla Wallace) e rischia di mandarlo in depressione. Si riprende grazie ad una bella scivolata a chiudere su un contropiede Bologna. Non basta a convincere Inzaghi, che non lo fa rientrare in campo nel secondo tempo. (Dal 46’ Bastos 5,5: Entra malissimo su Palacio, un intervento da dietro che gli costa il giallo, ma riesce comunque a fare una partita discreta. Una chiusura in velocità su Mbaye ne giustifica l’ingresso in campo, ma ogni tanto ha delle letture scriteriate, che vanificano quanto fa di buono).
Marusic 5: Inizia a sinistra, poi Inzaghi lo sposta a sinistra, poi di nuovo a destra. Non sembra del tutto a suo agio quasi mai, un po’ spaesato.
Parolo 6: Sua la prima timida reazione dopo il gol del Bologna (tiro fuori): fascia da capitano al braccio, inventa un colpo di tacco da top player che per poco non manda in porta Immobile. Generoso, ma non basta.
Leiva 6,5: Oramai è lui il bomber in casa Lazio: all’ingresso in campo della Curva Nord (15’ dopo per protesta), pareggia i conti. Partita non del tutto perfetta dal punto di vista tecnico, ma di carattere e cuore. Finisce esausto.
Luis Alberto 5,5: Destro di fuoco che scalda i guantoni di Mirante col Bologna in vantaggio, e poco altro. Si piazza sulla mediana al posto di Milinkovic-Savic. Non inizia benissimo, inventa il pallone in verticale per il pareggio di Leiva. Ha la palla-gol del 2-1, la sciupa. Un po’ sfibrato, sbaglia alcune giocate semplici, non il solito Luis Alberto.
Anderson 6: Inzaghi lo piazza in una posizione che non gli è molto congeniale, a destra, poi lo sposta a sinistra, dove sembra più in palla. Poco lucido, non sembra essere in gran serata, come se gli girasse male. Prova ad innestare la quarta ad un quarto d’ora dalla fine, viene da chiedersi perché non l’abbia fatto prima. Comunque sue le conclusioni più pericolose della ripresa, Inzaghi lo richiama in panchina. (Dall’82’ Caicedo s.v.)
Nani 5,5: Una grande chance per lui, ci mette tanto impegno, ma obiettivamente, pur muovendosi bene, non riesce ad incidere. Peccato, poteva essere una partita di svolta per lui. Un altro buco nell’acqua.
(Dal 46’ Lukaku 5,5: Da lui ci si aspetta che spacchi la partita, non i satelliti in volo sopra l’Olimpico con il suo tiro da fuori finito altissimo. Non fa molto).
Immobile 5,5: Trovato il vice-Immobile (Leiva), lui ci prova in tutti i modi: danza costantemente sulla linea del fuorigioco, prova il gol da posizione impossibile, lotta. Non basta, e obiettivamente è una partita in cui è sembrato in netta difficoltà, spesso mal servito, spesso giocando male i palloni arrivati.
All. Inzaghi 5: Sceglie una Lazio a trazione iper-offensiva, che inizia malissimo un match fondamentale. Corregge qualcosina nella ripresa, piano piano i suoi prendono possseso del match, ma non riescono a fare granché. Niente di trascendentale, troppi errori tecnici, troppa imprecisione e fretta. Il mister ci mette il suo: certi cambi hanno destato perplessità. Per la Champions serve altro.