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Lazio, a giugno inevitabile la rifondazione in difesa
ADDII La partenza di Strakosha è quasi certa. Le recenti buone prestazioni del portiere albanese stanno facendo mordere parecchi gomiti per la sostranziale ineluttabilità del vederlo andar via gratis. La speranza un riavvicinamento tra le parti per un rinnovo è infatti pressocché nulla. Anche Patric saluterà la capitale dopo sette stagioni. Per Radu si ragionerà a bocce ferme a fine anno se prolungare di un altro anno o meno la sua lunga epopea con l'aquila sul petto. Ma anche per il rumeno sembra arrivato il tempo dell'addio. L'accordo per il rinnovo di Marusic c'è già da mesi, mentre quello con Luiz Felipe non arriverà. Sull'italo-brasiliano si è fatto avanti con prepotenza il Siviglia. L'offerta della Lazio di 2 milioni fissi più bonus è ritenuta troppo bassa da parte del giocatore, che ne chiede almeno 2,5. La situazione è in stallo da settimane, senza nuovi aggiornamenti tra le parti.
IL NUOVO CORSO A giugno serviranno quindi almeno un nuovo estremo difensore e un paio di centrali di ruolo. Tra i pali Kepa resta il sogno, mentre nelle ultime ore Gollini sembra diventato un'alternativa più concreta. Il progetto della società è quello di ringiovanire la rosa, ma garantendo comunque una giusta dose di esperienza. Per questo i discorsi con il Verona per Nicolò Casale (classe 1998, ndr), dopo il mancato accordo a gennaio, continuano ad andare avanti. La novità arrivata nel week-end è però Alessio Romagnoli. Il difensore andrà a scadenza col Milan. Secondo il Corriere dello Sport il 27enne di Anzio sarebbe pronto a dire sì ai biancocelesti, ma Lotito e Tare dovranno battere la concorrenza della Juventus, che può mettere sul piatto più dei tre milioni offerti dalla Lazio.
