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    Lazio, la verità sui rischi di Sarri

    Lazio, la verità sui rischi di Sarri

    • Marco Demicheli
    "Serve una svolta subito oppure salteranno delle teste molto presto". Claudio Lotito è stato molto chiaro e netto nel commentare il momento che sta vivendo la sua Lazio. Sei sconfitte in 13 giornate di campionato, decisamente troppe per chi solo qualche mese fa era arrivato secondo solo al super Napoli di Spalletti in campionato. Una crisi che sembra non avere fine, con l'ultima sconfitta di sabato scorso subita in rimonta contro la Salernitana dell'ex Candreva. Gli infortuni di giocatori chiave come Zaccagni, i troppi gol subiti, i pochi segnati da Ciro Immobile, tante le facce di questo momento, che hanno fatto finire sotto esame anche il Maurizio Sarri.

    IL PUNTO - Col passare delle settimane, i dubbi sul suo futuro vanno via via crescendo. Sarri stesso ne ha parlato negli ultimi giorni, ribadendo la sua volontà di non abbandonare la barca e di fare di tutto per far rivedere la Lazio della scorsa stagione, che aveva impressionato per risultati e qualità del gioco. Ma Sarri può davvero essere esonerato? Al momento, la dirigenza del club non prende in esame questa ipotesi. C'è fiducia nel lavoro dell'ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus e c'è l'idea di rispettare quel contratto che lega le parti fino al 2025, quando Sarri - come ripetuto più volte - potrebbe scegliere di non allenare più. Chiaro che tutto dipenderà dai risultati, già da quello in Champions League contro il Celtic che potrebbe garantire ai biancocelesti il passaggio agli ottavi di finale. Le risposte Sarri le aspetta dal campo, non più a parole. E così fa anche Lotito.

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