È il giorno del Terzo Tempo Lazio. Sarebbe stato quello del trentunesimo compleanno di Gabriele Sandri. Giornata piena di emozioni quella di ieri per la tifoseria laziale che, alla Farnesina, ha risposto alla grande inaugurando questa apprezzabile iniziativa. Il clima è di festa: si mangia, si beve, si ride e si canta. Le musiche variano e sono di ogni genere: oltre ai tanti inni proposti a ripetizione, si passa tranquillamente da 'Ob-la-di Ob-la-da' a 'La società dei magnaccioni'. I bambini, vestiti rigorosamente con la maglia della Lazio (Klose e Zarate i nomi che vanno per la maggiore), spaziano dal biliardino umano ai gonfiabili. L'intento era quello di avvicinare di nuovo il tifoso alla squadra: l'obiettivo è stato raggiunto. Alle 19.30 tutti insieme, in marcia verso lo stadio Olimpico per sostenere la squadra.

'Ciao piccolo Christian', con questo striscione la Curva Nord ha lanciato il suo ultimo saluto al bambino, di fede biancoceleste, ucciso tragicamente dalla caduta di un vaso. Sempre nello stesso settore, qualche minuto più tardi, il messaggio per ricordare Gabbo: 'Tutti in piedi ti facciamo tanti auguri. Pupaccione nostro! Gabriele Vive!'. Poi inizia la partita e Ciani, alla sua prima apparizione, diventa subito un idolo: il gigante della Guadalupa è padrone della difesa. Le palle di testa sono tutte sue e a ogni suo intervento (stranamente destano maggiore interesse quelli nei confronti dell'ex romanista Marco Borriello) segue sempre un boato di tutto lo stadio. Si diceva fosse timido e introverso fuori dal campo, ma sul terreno di gioco sa farsi rispettare.

(La Repubblica - Edizione Roma)