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    Lazio: la maledizione di Biglia

    Lazio: la maledizione di Biglia

    • M. A.
    La maledizione continua, si è accanita su Lucas Biglia, ha colpito anche la Lazio. Il Principino si è fermato di nuovo, dopo giorni di indiscrezioni e voci incontrollate, l’ufficialità è arrivata ieri dall’Argentina: lesione di primo grado al pettineo della coscia destra rimediata contro l’Ecuador, almeno 20 giorni di stop e secondo infortunio muscolare nel giro di un mese. Una brutta tegola per mister Pioli, l’ennesima della stagione, il centrocampista è rientrato ieri sera in Italia subito dopo gli accertamenti del caso, salterà la gara con il Paraguay. Poco importa, anche la Lazio lo perderà per diverse partite, non ci sarà sicuramente contro Sassuolo, Rosenborg, Torino e Atalanta, mentre non dovrebbe essere a rischio il derby in programma l’8 novembre (nelle prossime ore ulteriori controlli in Paideia). Pioli - come riporta Il Tmepo - incrocia le dita e spera di riaverlo al più presto, senza Lucas Biglia i biancocelesti faticano a ritrovarsi, non a caso con l’ex Anderlecht in campo la squadra ha raggiunto le ultime tre vittorie consecutive: «Per noi è un punto di riferimento – ha spiegato più volte il mister – con lui in campo riusciamo a muoverci meglio». L’argentino è in grado di dettare i tempi e cambiare l’atteggiamento della Lazio, si sposa perfettamente con le idee e la filosofia del tecnico, la sua assenza peserà (come sempre) moltissimo. Uno stop dettato da valutazioni affrettate: senza dubbio, per esempio, sarebbe stato meglio tenerlo a riposo in una delle ultime tre gare (Verona, Saint Etienne o Frosinone), il capitano era reduce da una lesione di secondo grado al polpaccio, forzare e tirare la corda non ha portato a nulla. In ogni caso l’infortunio però è arrivato con l’Argentina durante le qualificazioni ai prossimi mondiali, viaggi lunghissimi, impegni ravvicinati e stanchezza all’ordine del giorno.Da non sottovalutare anche la tenuta fisica del giocatore, troppe volte fermo ai box quando le gare aumentano e la fatica inizia a farsi sentire (presto discuterà con il presidente Lotito il rinnovo del contratto con adeguamento economico). Ma ora Pioli dovrà essere bravo a ridisegnare la Lazio, modificarla e renderla comunque vincente. Zero alibi, il sostituto principale resta Danilo Cataldi, l’allenatore lo ha individuato per ricoprire il ruolo da regista, il giovane centrocampista dovrà caricarsi il gruppo sulle spalle. Difficilmente cambierà il modulo, si andrà avanti con il 4-2-3-1, da domani riprenderanno i lavori a Formello.

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