Calciomercato.com

  • Getty Images
    Sarri riapre la polemica sugli arbitri: nessuna big viene ammonita quanto la Lazio

    Sarri riapre la polemica sugli arbitri: nessuna big viene ammonita quanto la Lazio

    • Tommaso Fefè
    La direzione arbitrale di Sozza e le successive polemiche di Lazio-Napoli di sabato scorso hanno creato non poca agitazione nell'ambiente biancoceleste. Maurizio Sarriha aperto il vaso di Pandora nel quale si accumulavano situazioni indigeste già dalla prima giornata. Adesso però club e tifosi temono ripercussioni.
     
    GIALLI A VALANGA - Il mister biancoceleste ha detto apertamente che da dopo la partita col Bologna i direttori di gara partono prevenuti nei confronti della sua squadra. Un'accusa pesante, che troverebbe nel dato sui cartellini gialli (15 in 5 partite, un terzo dei quali per proteste) una controprova. Nessun altra big ha ricevuto lo stesso trattamento, considerando anche il metro di giudizio usato per le scorrettezze degli avversari. Le 5 squadre affrontate da Immobile e compagni a fronte di 66 falli hanno subito solo 7 cartellini (5 gialli e un rosso solo al Bologna, più un'ammonizione a Brozovic, ndr).
    A COLPA DI COMUNICATI - Lo scambio di comunicati ieri tra l'AIA e la società non contribuisce certo a rasserenare gli animi. "Stupore e irritazione" per le parole dell'allenatore, "che non trovano riscontro nei fatti". Questa la posizione dell'associazione arbitrale che, anzi, si è detta soddisfatta dell'operato del fischietto lombardo nel match dell'Olimpico. "A cosa serve la tecnologia, se non a evitare sviste?" - si legge nella nota ufficiale pubblicata in serata sul sito del club capitolino - "Anche in questa gara la Lazio ha subìto una gestione dei cartellini incomprensibile e a senso unico, con quattro ammonizioni, di cui tre concentrate in pochi minuti e nel momento in cui la squadra stava provando a riequilibrare il risultato. La Società continua e continuerà a chiedere, per tutti, attenzione e uniformità nelle decisioni". Nell'ambiente laziale c'è già chi si dice pronto a rivivere una stagione simile a quella del 2017-18, quando una serie di episodi controversi a sfavore dei biancocelesti compromisero la qualificazione in Champions League. Al di là delle posizioni ufficiali espresse, se il buongiorno si vede dal mattino le premesse di quest'anno non sono le migliori per entrambe le parti.

    Altre Notizie