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    Lazio, l'importanza di avere Cavanda

    Lazio, l'importanza di avere Cavanda

    • Marco Anselmi

    Konko sì, Konko no. La nuova Lazio riscopre i vecchi problemi e se da una parte Ederson è decisamente migliorato e con una preparazione completa sulla spalle appare decisamente ristabilito dal punto di vista fisico, il terzino francese ha sempre i soliti problemini. 

    Ha saltato la sfida di Supercoppa contro la Juventus e la prima di campionato con l'Udinese e nom è sicuro di riuscire a farcela per Torino. Da qui si capisce l'importanza di Luis Pedro Cavanda, il belga che l'anno scorso si è ritrovato fuori rosa a metà stagione si avvia a giocare la terza da titolare. 

    Tornando indietro nel tempo scopriamo dunque che il problema non era tecnico né comportamentale ma solo contrattuale e che a vincere è stato proprio il giocatore, su tutti. Il contratto è stato rinnovato come voleva lui, con un piccolo sconto, è tornato in gruppo e gioca da titolare diventando così un tassella importantissimo per lo scacchiere del tecnico che l'anno scorso in un paio di occasioni si è dovuto inventare Gonzalez esterno di difesa.

    Quest'anno sarà diverso, Cavanda è un'alternativa di lusso a Konko ed un titolare che cresce esponenzialmente, caratterialmente e anche in personalità, eppure bastava così poco per non avere rimpianti lo scorso anno.

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