L'ex Wilson ci crede: 'Se la Lazio gioca come mercoledì...'
Marco Anselmi
"Contro la Juventus in finale di Coppa Italia, la Lazio ha perso per puro caso. E' vero che i bianconeri in assoluto sono più forti della squadra di Pioli - lo dice la classifica, la finale vinta e quella raggiunta in Champions - ma quanto visto mercoledì è qualcosa di assolutamente positivo". E' ottimista Pino Wilson, capitano della Lazio del primo scudetto, che in esclusiva a calciomercato.com dice la sua sulla finale di Coppa Italia e sul derby di lunedi: "Avevo detto che contro la Fiorentina mi era sembrato di aver visto la mia Lazio per qualche minuto, anche contro la Juve ho ritrovato qualcosa che potesse accumunarci. Una grinta incredibile, voglia di vincere e ottimo gioco. Qualche errore poi ci sta, e contro la Juventus li paghi cari". In ottica derby Wilson non si avventura in pronostici, ma ha fiducia nella squadra di Pioli: "La Roma è senza dubbio una buona squadra, ma al momento la Lazio è più forte. Nei derby però i valori si azzerano e serve più la testa che la bravura se Pioli riuscirà a trasmettere ai suoi la necessaria tranquillità, facendo passare questa sfida per una gara sì importante, ma non troppo, la Lazio non avrà troppe difficoltà. Di certo chi ha più da perdere sono i giallorossi: è vero che giocano con due risultati ma in caso di sconfitta sarebbe un dramma sportivo. A inizio stagione volevano Scudetto e Champions, poi l'Europa League e la Coppa Italia e ora l'unico obiettivo è quello di rimanere sopra la Lazio, insomma non è andata come speravano. La Lazio invece - continua l'ex capitano - è dispiaciuta per la sconfitta in Coppa Italia ma se anche riuscisse ad arrivare terza sarebbe un grande risultato, il secondo posto sarebbe invece come uno scudetto. "L'uomo derby? Della Roma temo Nainggolan, non tanto per la tecnica ma soprattutto per la tenacia. Insieme a lui c'è anche Florenzi, che vive un momento di forma molto buono. Nella Lazio l'uomo in più è de Vrij, è il difensore più forte del campionato ed ha grandissimi margini di miglioramento. Con lui ci metto Candreva e Felipe Anderson...banale? Forse sì, ma sono giocatori che fanno la differenza".
