Lazio, l'ex Brocchi: 'Con Lotito è difficile sognare'
Cinque anni con la maglia biancoceleste addosso, dopo una carriera di successi e soddisfazioni al Milan. Un guerriero, Cristian Brocchi. Il popolo laziale l’ha sempre saputo e l’ha sempre amato. Brocchi il mondo biancoceleste lo conosce a fondo, ha alzato trofei e vissuto la contestazione societaria mai sopita. E ora dice la sua, nell’intervista concessa a Il Tempo, sulla protesta dei tifosi nei confronti del presidente Lotito.
Qual è il suo pensiero sulla contestazione?
'Tutti hanno le loro ragioni, i tifosi come il presidente, ma di tutto questo ne pagano le conseguenze i giocatori della Lazio, che devono scendere in campo in un clima non ideale per fare bene'.
Con l’Atalanta Olimpico sarà deserto: la Lazio si sentirà abbandonata?
'La singola partita o l’obiettivo europeo, ora, passano in secondo piano. Tutto converge verso la contestazione al presidente Lotito, che agisce nel modo più consono alla sua idea di gestione della Lazio. Il popolo biancoceleste la vede diversamente e non approva il suo operato. Da giocatore mi è sempre dispiaciuta questa situazione, in campo sogni sempre di avere tutti i tifosi dalla tua parte e giocare in uno stadio pieno. Tanto da mettere paura a ogni avversario'.
Questa contestazione fa il bene o il male della Lazio?
'All’ambiente queste proteste non fanno mai bene, si crea un clima negativo che poi si ripercuote su tutto e tutti. Il problema è capire quanto questa protesta dei tifosi può servire a centrare l’obiettivo. E considerando negli anni le prese di posizione di Lotito, nessuna contestazione può scalfire il suo modo di pensare. È sempre andato avanti per la sua strada, nonostante le proteste più o meno forti, chi ne ha pagato le conseguenze è sempre stata la squadra'.
Lei di contestazioni ne ha vissute: come si scende in campo con un clima così?
'In cinque anni c’è sempre stata protesta, se non quando si sono vinti trofei. In alcuni momenti più velata, in altri forte, un clima idilliaco tra tifosi e società non c’è mai stato'.
Ma i tifosi hanno ancora il diritto di sognare?
'Se il tifoso ha in mente la Lazio di Cragnotti, sbaglia. Con Lotito e nel momento di crisi economica, non può sperare di riavere quella Lazio. Questo è un passo indietro che i sostenitori dovrebbero fare, come gli altri di tutte le squadre di A. Ci si augura di ricucire il rapporto col presidente, che sia almeno nei limiti della decenza, che si pensi al rendimento della squadra'.
Manca forse chiarezza da parte della società sugli obiettivi della Lazio?
'In questi anni di ottimi giocatori ne sono arrivati, alcuni sono ora in squadre importanti come Kolarov e Lichtsteiner, altri come Klose fanno ancora le fortune della Lazio. Ma i top player non se li può permettere, quindi l’obiettivo è migliorare il rapporto con i tifosi, anche se in questo momento mi sembra molto difficile'.