Miroslav Klose è guarito e da domenica sarà di nuovo in campo anche con la Lazio, o almeno credo... 

Mentre i suoi compagni giocavano all’Artemio Franchi il tedesco era comodamente seduto in tribuna mentre ieri, nella sfida della nazionale contro il Cile, ha giocato addirittura dal primo minuto: "Giovedì ha subito una botta forte e ciò gli impedisce di camminare e di calciare; abbiamo provato in tutti i modi a recuperarlo ma non ce l’abbiamo fatta", aveva dichiarato Igli Tare prima della gara contro la Fiorentina. Non riusciva a camminare, ma a distanza di 3 giorni riusciva a correre senza problemi. Un miracolo? No, soprattutto un mistero. 

Non ci sarebbe stato niente di male se Reja avesse scelto di far giocare Perea lasciando il tedesco in panchina anzi, in una logica di crescita, è anche più giusto che sia così visto che Klose è in scadenza di contratto ed a giugno potrebbe lasciare la Lazio. Il colombiano rappresenta il futuro dell’attacco laziale, lo dice la cronaca: Postiga, Klose e Kakuta il prossimo anno non ci saranno e l’unico attaccante al momento sicuro di esserci nella prossima stagione è proprio il ‘Coco’, in attesa che arrivi la firma di Djordjevic.

Si spera che in casa Lazio si rifletta sui comportamenti di alcuni giocatori che gettano il cuore oltre l’ostacolo ed di altri che tolgono la gamba per paura di farsi male o che non la mettono proprio…che i rinnovi arrivino per merito non per evitare il mercato.