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  • Lazio:| Klose è la medicina per tutti i mali

    Lazio:| Klose è la medicina per tutti i mali

    • M.A.
    Ora c'è chi attribuisce a Miro Klose delle doti paranormali e chi, più praticamente, dà al carisma del campione tedesco il merito del ribaltone praticato contro il Catania. Quanto si è visto sabato si presta a qualsiasi interpretazione, anche la più acrobatica. Tutte, comunque, finiscono per ridare fiducia alla Lazio, un colpo di spugna virtuale sui due mesi che hanno rischiato di mandare a picco Petkovic e i suoi. Gusto in tempo per i quarti di Europa League e per il derby, ma la fortuna in questo caso c'entra poco.
     
    Carta canta: Klose entra alla mezzora del secondo tempo e in quattro minuti trasforma la sconfitta in vittoria col solo potere della personalità. Pochi palloni toccati, il tedesco si è messo a lavorare sulla trequarti, senza strafare per non far correre rischi al ginocchio infortunato il 3 febbraio contro il Genoa. I difensori del Catania smettono di essere sereni e vanno in tilt sotto le percussioni di Ederson. È un'altra Lazio. Ricorda il rullo compressore che nel 2012 si era guadagnato sul campo i gradi di anti-Juve. Klose era l'anima di quella squadra: in sette partite senza di lui è arrivata una sola vittoria (contro il Pescara) incastonata tra cinque ko e un pareggio. Più che atletica o mentale, la crisi è stata di personalità. Se non c'è quella del tedesco, la Lazio non vince. È un fatto.
     
    Per questo il recupero a pieno servizio di Klose sembra il passaggio chiave della stagione. Il terzo posto è lontano sette punti, forse i piani Champions sono compromessi. Restano finale di Coppa Italia ed Europa League: la presenza di Miro incoraggia e, per questo, il protocollo riabilitativo calibrato sul ginocchio del campione sarà rispettato nei minimi dettagli e senza correre rischi. Giovedì, nella trasferta di Istanbul contro il Fenerbahçe, Klose giocherà un tempo, come da programma. Tutto per averlo in perfette condizioni nel derby, lunedì prossimo. Lì il solo carisma non può bastare.
     
    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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