Aveva brillato con il Torino, erano bastati tredici minuti a Keita per dire a tutti: «Yo estoy aqui». A lunghe falcate sulla fascia, fino a gonfiare la rete. Secondo gol stagionale, entrambi in Coppa Italia. La sensazione che fosse arrivato anche il suo momento, dopo l’esplosione di Felipe Anderson. Proprio l’infortunio dell’amico brasiliano, e il forfait di Mauri, a spalancargli le porte anche in campionato. L’occasione è di quelle imperdibili, con il Napoli dal primo minuto per mettere la sua firma sulla Champions. Eppure lo spagnolo non riesce ancora a essere decisivo. La Lazio si affida a lui negli uno contro uno, si muove esterno nel tridente e ancor più largo nella ripresa. Certo è anche vero che - come racconta Il Tempo - semina zizzania tra Maggio e David Lopez, ma quando sui piedi gli capita l’occasione del pareggio tentenna colpevolmente, cercando un inutile dribbling davanti la porta di Rafael. Ancora a secco Balde in serie A, con 8 presenze di cui 4 da titolare.