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Lazio, Isaksen: "Sogno lo scudetto con questa maglia. Il mio idolo? Salah"
LA PARTITA - "Ci aspetta un'altra grande partita. Non sarà facile vincerla sia per noi che per loro, conosciamo il nostro valore in casa e cercheremo con tutte le forze di conquistare i tre punti. Vincere a Lecce è stato molto importante. Ci ha permesso di riscattarci dopo lo 0-6 e non era facile sotto l'aspetto psicologico. Abbiamo vinto una partita difficile e ora siamo pronti per la prossima sfida contro l'Atalanta, la nostra testa è lì. Siamo in fiducia, sappiamo di poter vincere. Io mi sento molto bene. Voglio fare più gol e assist per aiutare la squadra a vincere. So di poter fare ancora meglio".
BARONI - "Mi ha aiutato tantissimo dandomi subito fiducia dall'inizio. Il mister ha capito che le mie qualità potevano dare una mano alla squadra. Ora gioco nel mio ruolo preferito, largo a destra, e sono felice".
NAPOLI - "Quella è stata una bella notte: una serata davvero indimenticabile, con un gol che ci ha permesso di espugnare un campo difficilissimo contro una grande squadra".
GILA - "Mario è il compagno che mi ha stupito di più. Per me è fortissimo. Anche in allenamento fai fatica a superarlo, perché è veloce e ha grinta. Ci aiuta tantissimo, sono felice di poter giocare con lui".
IDOLO - "Adoro Salah. Vedo tutte le gare del Liverpool, la squadra che tifavo da piccolo. Segna in ogni partita, crea sempre occasioni pericolose. Sogno un giorno di diventare come lui anche se non è facile ovviamente. Due mesi fa ho giocato contro Lamine Yamal e secondo me tra i talenti emergenti è lui il migliore. Ma ci sono anche Mbappé, Vinicius, Haaland. E non dimentico i talenti della mia Danimarca, come Hajlund. Però raggiungere i numeri di Messi e Ronaldo non sarà facile per nessuno".
VITA PRIVATA - "Mi piace tanto giocare a scacchi, mi rilassa, aiuta la mente anche in campo. Guardo molte partite vecchie, studio tutte le mosse. Poi mi piacciono anche tennis, golf e freccette. Imparare l'italiano è stato importante per capire tutto quello che accade intorno a me, in campo e fuori. Anche perché all'inizio c'era Sarri che non parlava inglese, quindi se non sapevi la lingua diventava difficile capire le tattiche. Ora che conosco la maggior parte dei termini è più facile capire cosa mi chiede Baroni. Poi ho un debole per la cucina romana, mangio due volte a settimana l'amatriciana, è il mio piatto preferito. Io cucino ogni tanto, anche se mi piace mangiare fuori insieme alla mia ragazza. Non è difficile scegliere, visto che ci sono tanti ristoranti. Roma è molto diversa rispetto al mio paese, dove vivono appena 4 mila abitanti. Ormai mi sono ambientato, però il cambiamento all'inizio non è stato facile. Mi trovo bene a Roma, mi piacciono tanto le persone che ci sono. Soprattutto i nostri tifosi".
FIDANZATA - "Stiamo insieme da sette anni, ci siamo conosciuti a scuola quando eravamo piccoli. Anche lei gioca a calcio, adesso a gennaio cambierà squadra e sono molto felice per lei, sono sicuro che diventerà una grande calciatrice. Ha una tecnica incredibile, è fantastico fare lo stesso lavoro perché ci capiamo e sosteniamo a vicenda".