Lazio: un incomprensibile attendismo
Sabato dieci maggio la Lazio perdeva 4-1 a San Siro contro l’Inter e chiudeva il suo modesto campionato fuori dall’Europa. Dopo venticinque giorni ancora non si conosce chi guiderà la squadra nella stagione che dovrà essere quella del rilancio. Il presidente Lotito annuncia tempi ancora lunghi, si arriverà a metà mese mentre i tifosi, già scettici, cominciano a dubitare dei reali cambiamenti annunciati dalla società. Se è vero che a Formello ci sono «solo le pecore» come ricorda il numero uno biancoceleste, è altrettanto certo che, dare un segnale di chiarezza all’esterno, in questo momento sarebbe una preziosa base di ripartenza per tutti quelli che hanno a cuore le sorti del club più antico della Capitale.
L’attendismo esasperato - spiega Il Tempo - dà la sensazione di un club confuso alla ricerca del coniglio da estrarre dal cilindro quando magari nella testa della coppia Lotito-Tare è già tutto ben definito. Senza caldeggiare un allenatore piuttosto che un altro, ora c’è una necessità: annunciare l’allenatore a cui affidare un progetto tecnico credibile grazie a un intervento mirato sul mercato. Sono apprezzabili i toni molto più pacati del presidente, le sue esternazioni concilianti ma ora c’è bisogno di agire: tecnico nuovo più rinforzi di qualità per far salire di nuovo sulla nave biancoceleste la maggioranza delusa dei laziali.