Intervistato da Radio Onda Libera, il secondo allenatore della Lazio Alberto Bollini - proveniente dalla squadra Primavera - racconta il suo rapporto con Edy Reja. 'Il mister è un uomo e un professionista di grande spessore - le sue parole -. In lui c'è l'aspetto umano e la passione per questo sport; è un esempio di stile e di qualità. Per quanto mi riguarda non è stato facile lasciare la Primavera, ma lo staff è rimasto lo stesso e ho fatto in bocca al lupo a Simone (Inzaghi, ndr) perché possa proseguire al meglio il lavoro cominciato. Io mi sento sempre legato a quella realtà, e comunque la seguo. Gli obiettivi della Lazio? Dobbiamo vivere alla giornata e riacquistare la forza fisica, visto che quando è si è cominciato a lavorare la squadra era deficitaria sotto questo punto di vista. Serve ancora tanto lavoro, ma finora si può essere soddisfatti. Quando si vince e si offre la possibilità ai giovani di emergere, vuol dire che si sono raggiunti degli obiettivi importanti. Talvolta ci si fa abbagliare dai risultati, ma alla Lazio si riesce a conciliare le due cose. Ci sono club, penso alla Roma per esempio, in cui magari non sempre si vince ma si riesce comunque a tirare fuori dei ragazzi validi in prospettiva'.