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    Lazio, il tifoso Enrico Montesano: 'Lotito? Il gallo della Checca'

    Lazio, il tifoso Enrico Montesano: 'Lotito? Il gallo della Checca'

    Il popolare attore Enrico Montesano, sfegatato tifoso della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito Cittaceleste.it. 'Ho visto la partita contro il Sassuolo da casa: quella dei tifosi stata una bella protesta, svoltasi con serenità e civiltà, ma questo dissenso si può manifestare anche in maniera più dura e drastica, disertando lo stadio - ha affermato Montesano -. Sarebbe un segnale incredibile, una manifestazione polemica dal grande impatto, ma noi tifosi siamo schiavi della passione. Senza questo coinvolgimento emotivo, nessuna squadra esisterebbe. Non andare allo stadio sarebbe un po' come darsi la zappa sui piedi... sarebbe come tradire noi stessi. Non c'è cosa più triste per una squadra quella di non vedere sugli spalti la propria gente. Trovo assurdo che ci sia una frattura del genere tra la tifoseria e il proprio presidente. Ma lui non fa nulla, come si dice, vuole essere il gallo della Checca, fa come vuole. Lui lo sa che non sono contro di lui, ma ora nemmeno a suo favore. Riconosco che per un 50% ha aiutato la Lazio per i guai economici che aveva, ma per il resto? E poi più ti ci metti contro, più si intigna. Sarei curioso di ascoltare qualche aneddoto della moglie Cristina: secondo me Lotito pure a casa si comporta così, vuole sempre avere ragione (ride ndr). Domenica a fine partita ho notato la sua tensione e preoccupazione. La società al figlio? Quella era chiaramente una battuta: è fatto così, non dà retta a niente e nessuno. Ho avuto modo di parlarci anche qualche anno fa. Gli ho chiesto chiaramente di stringere un rapporto con la gente laziale, e che se aveva bisogno io ero a disposizione per mediare e fungere da ambasciatore. Invece niente da fare. Poi ancora gli chiesi: Perché non fai giocare Pandev e Ledesma? Li hai pagati, non c'è motivo di danneggiare così la squadra... Mi rispose: E pure te ti ci metti.... Comunque tornerò presto allo stadio, anche se già ci sono stato un paio di volte in questa stagione. Comprerò un biglietto in curva... Il mercato di gennaio? Hernanes l'ho conosciuto, è un bravo ragazzo, ma non penso sia mai stato un vero e proprio simbolo della Lazio: ottimo giocatore, ma troppo incostante. Sono altre le cessioni che mi hanno fatto male nel corso della storia biancoceleste, come ad esempio quelle di Nesta e Nedved. Per Hernanes sono rimasto amareggiato dal momento che non sono stati reinvestiti i proventi. Ledesma? Per fortuna è rimasto: lo paragono a Frustalupi, è una sicurezza e una vera garanzia per noi'. 

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