AFP via Getty Images
Lazio, il Tar frena il progetto Flaminio: prima il Comune deve una risposta alla Roma Nuoto
- 4
VINCOLI E RICORSO - La proposta della Roma Nuoto prevede una serie di interventi per riqualificare la struttura, dandole un’impronta green e mettendola a disposizione dello sport giovanile e femminile. Da subito la Soprintendenza di Stato aveva però segnalato vincoli e prescrizioni stringenti per la ristrutturazione dell’opera architettonica del Flaminio, che fu realizzata da Pier Luigi Nervi a metà del secolo scorso. Nel 2022 il Comune comunicò di conclusione della Conferenza ma non offrì ai proponenti la possibilità di adeguare il progetto alle prescrizioni della Soprintendenza. Da qui è nato dunque il ricorso e la pronuncia del Tar.
ITER PARALLELI - La Lazio in tutta questa procedura non c’entra nulla, ma resta chiaramente spettatrice interessata, in attesa a questo punto che arrivi il proprio turno. A tal proposito, l’assessore allo sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato ha chiarito che: “L'Amministrazione Capitolina è pronta a valutare parallelamente, con la massima attenzione ed efficienza, tutte le proposte di partenariato pubblico-privato presentate o che verranno eventualmente ricevute, a partire da quella annunciata dal presidente della Lazio. Il Dipartimento Sport darà seguito a quanto stabilito dal Tar e riattiverà la Conferenza dei servizi sul progetto Roma Nuoto. Allo stesso tempo, gli uffici sono pronti ad indire ulteriori conferenze dei servizi su eventuali proposte concorrenti che dovessero pervenire al fine di individuare quella che tecnicamente soddisfi pienamente l'interesse pubblico. La priorità è la riapertura dello Stadio Flaminio”.