Lazio, il primo riscatto:| Ma serve più concretezza
Col minimo sforzo la Lazio torna alla vittoria e cancella i tre giorni maledetti nei quali sono arrivate le sconfitte con Genoa (immeritata) e Napoli (giusta). Batte il Siena 2-1 ma il gol ospite arriva nel recupero e di fatto la vittoria non è mai stata in discussione se non nei sessanta secondi conclusivi. Apre Ederson di testa, bis di Ledesma su rigore in un primo tempo dominato dalla banda di Petkovic. Ripresa in controllo totale fino alla mischia dove Paci ha punito l'ennesima distrazione di Dias. I tre di recupero trascorrono senza rischi con lo scatenato Cosmi in panchin ad invitare i suoi a gettarsi in avanti. Poi il triplice fischio di Russo di Nola ha chiuso i giochi con tre punti sacrosanti alla Lazio e la certezza però che c'è ancora tanto da lavorare.
Ma andiamo con ordine. Il successo è meritato, il Siena non ha mai messo seriamente in difficoltà Ledesma & Co., troppo rinunciataria la tattica iniziale (provvidenziale l'unica parata nei primi minuti di Marchetti su un conclusione ravvicinata di Calaiò), tantissimi errori in impostazione di uno spento D'Agostino. Però, la gestione complessiva della gara dei giocatori di Petkovic doveva essere più attenta e soprattutto bisognava avere la capacità di mostrarsi più concreti sotto porta nel segnare la terza rete. Inoltre, sembra folle visto che siamo solo all'inizio della stagione, ma ci sono alcuni elementi che sono stanchi. Lulic, ad esempio, ha giocato una delle peggiori partite in maglia biancoceleste ed è apparso poco lucido. Preoccupa anche il calo di Dias che, o ha problemi al ginocchio, oppure commette clamorosi errori di posizione.
Tra le note positive c'è l'atteggiamento di Petkovic che ha fatto tesoro degli errori del San Paolo e ha presentato una Lazio più coperta. 'Dobbiamo dominare l'avversario', il grido di battaglia del tecnico croato, si è trasformato in in più logico 'in alcuni tratti della gara dobbiamo dominare, a volte dobbiamo fare un po' di minestra'. E così dentro Gonzalez, spazio a Onazi quando la squadra è anadata in debito di ossigeno, meglio un centrocampista in più e un fantasista in meno per portare a casa la vittoria. Applausi dell'Olimpico anche per il solito Klose che non segna da 4 partite ufficiali con la Lazio (mai gli era capitato in questo soggiorno romano) ma lotta su ogni pallone, si procura il rigore della sicurezza ed è utilissimo anche in fase difensiva. Peccato solo per il cartellino giallo rimediato ieri, il terzo in questo inizio di stagione in cui gli arbitri non gli perdonano nulla. Ora è diffidato e si avvicinano scontri importanti di campionato che potrebbe essere costretto a saltare per squalifica.
Ottima la prova di Ledesma, sentinella preziosa e regista importante nonostante qualche esteta ne metta in dubbio le qualità nella fase di costruzione, bene Candreva e Mauri, a cui Petkovic ha spesso cambiato la fascia di competenza nel tentativo di creare scompensi nel bunker senese. Finale per l'arbitro Russo, con la speranza che qualcuno si accorga dell'ennesimo errore solare commesso: al 26' il Siena doveva restare in dieci per l'espulsione di Pegolo (fallo su Mauri) ma il fischietto di Nola ha stravolto una partita confermando i suoi limiti. Alla fine non è stato decisivo per il risultato ma è stato solo un caso fortunoso. Adesso giovedì il Maribor in Europa League nella seconda partita del girone, domenica la trasferta di Pescara prima di una sosta che sarà salutare viste le condizioni fisiche di tanti giocatori.
(Il Tempo)