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Il futuro di Tare è sempre più lontano dalla Lazio: ecco chi può prendere il suo posto
RIDIMENSIONAMENTO – La posizione di Lotito è chiara: anche se non vorrebbe del tutto separarsi da quello che è stato per anni il suo braccio destro, intende però affidarsi a Sarri per portare avanti il progetto tecnico biancoceleste. Da questo nasce il netto ridimensionamento delle mansioni di Tare, cui si è assistito già dall’estate scorsa. Il ds è rimasto in silenzio, accettando il fatto compiuto, ma ora la prospettiva di proseguire in questo modo non lo alletta affatto. C’è bisogno di capire in che margini potrebbe trovarsi ad operare se decidesse alla fine di restare. E poi c’è da chiarire una volta per tutte con quali equilibri si dovrebbe portare avanti il rapporto con l’allenatore. Che tra Sarri e Tare non corra buon sangue è cosa nota, ma senza definire entro quali paletti si dovrà in caso sviluppare il lavoro di entrambi sembra difficile che la convivenza possa proseguire. Per questo a fine stagione (ma forse anche prima) ci sarà un faccia a faccia decisivo tra presidente e dirigente dopo il quale, in ogni caso, si prospetta un netto cambio di configurazione nell’organigramma societario.
NUOVI VOLTI – In caso di addio di Tare la soluzione che al momento sembra più accreditata è quella dell’avanzamento di carriera di Angelo Fabiani, attualmente responsabile del settore giovanile, insieme a Enrico Lotito, il figlio del patron. Altrimenti i nomi che circolano in orbita Lazio per il posto vacante in dirigenza sono quelli di Pasquale Foggia e Pietro Accardi, con quest’ultimo in vantaggio. Cristiano Giuntoli invece è ormai destinato alla Juventus e il tentativo di inserimento di Lotito nella trattativa, di cui si è parlato nei giorni scorsi, sembra andato a vuoto.