Sin dai primi giorni di ritiro, Pioli ha spiegato ai suoi giocatori, che il divario con le altre squadre si crea con il gioco e l’organizzazione. Ma per riuscire in questo intento tutti, e proprio tutti, devono fare la propria parte sia in attacco, sia in difesa. 'Da voi pretendo solo che attacchiate e difendiate tutti insieme, se riuscirete a farlo, allora faremo ricredere tanti', il leitmotiv di Pioli. Ognuno deve coprire la propria zona, ma soprattutto bisogna essere compatti e aiutarsi l’un l’altro. Per questo - come sottolinea Il Messaggero - non è fantascienza se dopo un dribbling mozzafiato o un guizzo dei suoi, si nota Felipe Anderson che corre a va a posizionarsi davanti a circa dieci metri da Basta o da Radu, a seconda della fascia di competenza, per partecipare alla fase difensiva. Stessa cosa che fanno Candreva, Mauri e lo stesso Klose, per non parlare dei centrocampisti, con Biglia in primis, visto che è colui che detta i tempi tattici. Una versione riveduta e quasi corretta del vecchio e splendido calcio totale modello olandese anni settanta. Pioli da anni ne è affascinato e alla Lazio, in qualche modo, ha potuto metterlo in pratica. 'Penso che il nostro segreto sia proprio il fatto che attacchiamo e difendiamo tutti insieme, non è banalità ma la realtà, non è facile soprattutto per uno come me, ma mi sto trovando a mio agio in questo sistema di gioco', svela Felipe Anderson.