Lazio: i tre motivi per arrivare in Europa
Dieci milioni e altri due motivi per chiedere al Cagliari di farsi più in là e una volta tanto vincere la volata con l’Udinese. Soldi, mercato e storia: ecco i motivi per spingere sull’acceleratore. L’Europa League conta, non date retta a chi dice il contrario.
I soldi
L’Europa League conta eccome per la Lazio, che quest’anno si era messa in testa di arrivare in fondo e forse, se non avesse trovato un arbitro sbagliato sulla sua strada, sarebbe entrata tra le prime quattro del torneo. Torneo che nelle casse di Formello ha portato 8 milioni di euro: spiccioli, a confrontarli con la pioggia di milioni della Champions. Un mare di soldi, però, per le casse della Lazio. Anche perché la cifra giusta da considerare è superiore: agli 8 milioni del 201213 mancano infatti i due incassi con Borussia Moenchengladbach e Stoccarda, match giocati a porte chiuse. Dieci milioni e ok, il prezzo è giusto, tra premi per i risultati, market pool e botteghino. Una cifra che farebbe la differenza per molte squadre e di sicuro lo fa per la Lazio, anche (ma non solo) in termini di calciomercato.
Mercato
Dieci milioni, tanto per rendere l’idea, sono poco meno del doppio della rata annua da versare al Fisco. Sono oltre sei volte la spesa dell’ultimo mercato. Sono due milioni in più di quello che servirà per strappare all’Anderlecht Lucas Biglia, centrocampista argentino, obiettivo numero uno per la prossima stagione. L’Europa League è denaro, sì. Ma anche prestigio. Vallo a dire a Hernanes, che non tollelerebbe una stagione senza la vetrina internazionale, proprio ora che è tornato stabilmente nella Seleçao. 'Sto lavorando per arrivare al topo con la nazionale ha detto il Profeta . Era da tanto che sognavo questo momento'. A Hernanes, come a tutti i grandi giocatori, piacciono le grandi platee, le grandi sfide. E chissà che tornare a giocare ancora una volta in Europa non sia la molla giusta per rimandare a data da destinarsi l’addio alla Lazio, ipotesi peraltro che dal suo entourage continuano a ritenere concreta.
Primato
Ce n’è per spingere, dunque. Anche per un fatto… statistico: per la Lazio sarebbe la terza partecipazione consecutiva a una coppa europea, prima volta dell’era Lotito. Solo tra il 1993 e il 2005 c’è stata una serie più lunga di qualificazioni alle competizioni internazionali. È anche questo un modo di stabilizzarsi ad alti livelli, un po’ come abituarsi a respirare l’aria buona in Europa. Un altro motivo, l’ennesimo, per vincere domenica a Trieste.
(Gazzetta dello sport - edizione Roma)