Lazio: male l'attacco, ma domenica torna Klose...
Alleluja, torna Klose. Alleluja, c’è qualche speranza di far gol, di vincere una partita che la speranza — quella dell’Europa League — può farla tornare davvero. Briciole d’attacco, di un attacco che dovrà essere ricostruito: Djordjevic c’è già, Quagliarella chissà. Il presente è una schiena di Miro che fa meno male: il falso nove resterà un esperimento provato un mercoledì notte a Marassi. Il viaggio in Germania ha rasserenato Klose, che mercoledì e ieri si è allenato senza problemi a Formello e va considerato recuperato per domenica. Oggi come ieri - spiega il Corriere della Sera nelle pagine romane - Edy Reja prova allora ad aggrapparsi a Klose, provando a immaginare che almeno stavolta Miro non lo mollerà sul più bello. Un po’ di peso offensivo serve. Anche se da quelle parti la Lazio è stata fin troppo leggera, in questa stagione. Undici gol su 37, tanto hanno prodotto gli attaccanti in campionato. Numeri bassi. Peggio ancora se si va a cercare il rapporto gol-punti conquistati. Delle 11 reti (6 Klose, 4 Keita e 1 Perea) solo 5 sono state decisive ai fini del risultato finale: Klose contro il Cagliari all’Olimpico, ancora Miro contro il Livorno (va calcolata la prima rete della doppietta nel 2-0 finale), contro l’Inter e contro il Sassuolo, infine Keita nel pareggio di Parma. Andando a misurare il peso dei gol, la sintesi è presto fatta: in classifica la Lazio è a quota 42, solo 9 di questi punti sono arrivati per merito degli attaccanti, poco più del 20%. Il resto, troppo, l’hanno costruito gli attaccanti e i difensori. E troppo poco quello che hanno ricevuto Petkovic e Reja dagli uomini lì davanti. Perché non può essere sempre Candreva — comunque negativo a Marassi — a risolvere i problemi, come prima non era pensabile che tutto fosse affidato alle invenzioni di Hernanes.