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Lazio, i laziali scendono in piazza contro Lotito: il messaggio della Nord sui social
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IL MESSAGGIO - "Siamo arrivati al culmine di questo teatrino! I tifosi della Lazio, per amore e solo per amore di essa, non accettano un ridimensionamento di nessun genere! In un calcio dove tutte le società si responsabilizzano e puntano ad una crescita a 360 gradi, la nostra Lazio si trova ostaggio di una gestione volta unicamente ad esaudire gli interessi personali di Claudio Lotito. Non accettiamo questa gestione e, come difensori della nostra Lazio, abbiamo il dovere di prendere posizione, noi, come tutti i tifosi stanchi di questa dittatura, abbiamo il dovere di presenziare e dimostrare pacificamente tutto il nostro dissenso. Tutti avrete finalmente modo di dare concretezza alle migliaia e migliaia di critiche che hanno riempito i social in questo periodo, tutti avrete modo di dimostrare il dissesnso con la vostra presenza verso questa gestione provinciale che nessuno di noi si merita, che questa città non si merita. Tenetevi pronti per dare vita alla più grande manifestazione di dissenso mai avvenuta nell’ambiente sportivo romano. Non prendete impegni per il prossimo weekend…I LAZIALI”.
COME NEL 2016 - Da un paio di giorni sui social spopola l'hashtag #NoBaroni. La scelta del tecnico ex Hellas Verona dopo le dimissioni di Tudor (a parole altisonanti invece pienamente confermato fino al giorno prima dalla dirigenza, ndr) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo un'annata all'insegna delle delusioni. Dall'addio di Sarri alle recenti dichiarazioni di Lotito, che ha ammesso di non aver voluto soddisfare le richieste di mercato fatte dall'ormai ex tecnico croato e che ha poi addossato la responsabilità del suo addio allo striscione apparso fuori l'Olimpico pochi giorni fa, il popolo biancoceleste ha vissuto un crescendo di negatività negli ultimi quattro mesi. Ora il patron rischia seriamente di ritrovarsi nella stessa situazione già vissuta nel 2016: dopo un'annata anche quella volta pessima, ci fu la vicenda Bielsa che portò la piazza ad esplodere. In 4000 scesero in strada al centro di Roma, in una manifestazione dura ma pacifica a Piazza Santi Apostoli. Si ripartì con Inzaghi e si è arrivati fino a oggi. Una ciclicità che dopo 20 anni di gestione sembra aver portato i laziali all'esasperazione.