Lazio:| I due volti di Hernanes
Sembrava la partita perfetta. Quando al quarto minuto della ripresa Hernanes si è presentato sul dischetto del rigore, sotto la curva Nord in festa per il meritato vantaggio della Lazio, di fronte al solo Stekelenburg già battuto nel primo tempo con un sinistro fantastico, tutto sembrava perfetto. Da troppo tempo il Profeta non trovava la via della rete - l'ultima risaliva al 19 gennaio, il rigore segnato contro il Palermo, mentre su azione il brasiliano non segnava addirittura dallo scorso 22 dicembre contro la Sampdoria - da troppo tempo non riusciva a trascinare la Lazio come fatto nei primi quattro mesi della stagione, con 7 gol segnati fino a Natale e tante grandi giocate per i propri compagni.
Ieri sera, nella serata più attesa, finalmente qualcosa sembrava cambiato. Quel lampo al quarto d'ora, quella palla ricevuta sulla trequarti, la finta con il destro e poi il sinistro fulminante, quasi da fermo, come solo lui riesce a fare. Una conclusione imparabile per Stekelenburg, una corsa liberatoria per Hernanes, da troppo tempo in attesa della gioia del gol. A quel punto sembrava la partita perfetta, il riscatto, l'occasione buona per mettere a tacere ogni critica e dimenticare le voci di mercato, così ricorrenti negli ultimi mesi. Poi, invece, è arrivato quel calcio di rigore maledetto: la rincorsa lenta, una finta per ingannare Stekeleburg e il destro calciato verso il palo alla sinistra del portiere olandese. Verso, ma purtroppo anche oltre.
(Il Tempo)